Via Saffi, pressing del centrodestra "Preferenziali libere e centro aperto durante il maxi cantiere del Ravone"

Dopo la Lega, anche Fd’I, FI e civici chiedono lo spegnimento di Rita e Sirio: "Una scelta di buonsenso". Lavori da metà giugno, per terminare l’allargamento del corso del torrente prima delle piogge autunnali.

Via Saffi, pressing del centrodestra  "Preferenziali libere e centro aperto  durante il maxi cantiere del Ravone"

Via Saffi, pressing del centrodestra "Preferenziali libere e centro aperto durante il maxi cantiere del Ravone"

Spegnere le telecamere sulle corsie preferenziali e aprire alle auto il centro storico. Centrodestra e civici – dopo l’odg della Lega nel consiglio comunale di lunedì scorso – pongono le proprie condizioni per il ‘cantierone’ per la tombatura del torrente Ravone, sotto via Saffi, che dovrebbe partire a metà giugno con chiusura totale della strada.

Le modifiche alla circolazione in vista dei lavori sono "attualmente allo studio", spiega Valentina Orioli, assessora alla mobilità. L’obiettivo, assicura, è "favorire una mobilità il più possibile fluida in modo da minimizzare i disagi dei cantieri".

Vista però la linea tenuta fin qui dalla giunta in tema di mobilità, appare molto improbabile (come confermano, in via ufficiosa, fonti di Palazzo d’Accursio) un via libera allo spegnimento di Sirio e Rita.

Dal punto di vista dei lavori, l’impegno dell’amministrazione è quello di "concludere l’opera entro l’estate", prima delle piogge autunnali, dopo le ripetute inondazioni causate nelle settimane scorse dalle piene del Ravone. Il Comune, in ogni caso, c’è la volontà di effettuare un "monitoraggio" sulla mobilità durante il cantiere, per eventualmente "aggiustare la strategia sulle necessità che dovessero ripresentarsi".

"Speriamo di avere presto risposte per i cittadini che sono stanchi di prendere multe e fare code dalla mattina alla sera", replica Stefano Cavedagna (Fd’I). Anche FI, con Nicola Stanzani e Annamaria Cesari, invitano la giunta Lepore a evitare di ripetere gli errori del 3 maggio, quando "tardò è gestì più che approssimativamente l’apertura delle preferenziali, con decine di sanzioni" ad automobilisti che cercavano una via di fuga dal traffico bloccato dalla chiusura di via Saffi allagata.

Matteo Di Benedetto (Lega) ribadisce l’invito alla giunta a fare una "scelta di buonsenso. Abbiamo visto com’è la mobilità di Bologna quando via Saffi è chiusa. Speriamo che l’apertura al traffico non arrivi quando poi i lavori sono finiti".

La civica Samuela Quercioli (Bologna ci piace), auspica che l’amministrazione, "nel verificare la strategia sulla mobilità, prenda in considerazione di spegnere almeno Rita per alleviare i disagi dei cittadini".

Sotto il manto stradale di via Saffi, spiega la Orioli, avverrà la "ricostruzione di un nuovo e più ampio scatolare", appunto per contenere il corso del Ravone. I dettagli dell’intervento, comunque, verranno comunicati ai cittadini "con il dovuto anticipo".

L’intervento di consolidamento – da via Vittorio Veneto fino a 60 metri oltre via del Chiù – prevede un maxi cantiere che, si stima, chiuderà la strada per circa due mesi e mezzo, fino a fine agosto.

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