
Taglio del nastro alla fiera per il Mercato dei vini, durerà fino a domani. Cesconi (presidente Fivi): "Occasione per assaggiare produzioni inedite".
"Evaporato in una nuvola rossa" - citando Fabrizio De André - di oltre 30mila metri quadrati, inizia la camminata negli spazi riservati al Mercato dei vini dei vignaioli indipendenti, inaugurato ieri e che durerà fino a domani nello spazio fieristico. In questo luogo prende vita il racconto degli oltre mille vignaioli che hanno trasformato la passione per il vino nel proprio lavoro, creando "l’occasione per assaggiare inedite produzioni", racconta Lorenzo Cesconi, presidente Fivi – Federazione italiana vignaioli indipendenti.
Così, i padiglioni 28, 29, 30 e 36 si trasformano in strade della città e gli stand rappresentano gli abbaglianti lampioni di una carreggiata, dove grazie ai vignaioli è possibile assaggiare ogni volta una specialità diversa. La sensazione in Fiera è che sia vero quanto afferma Alessio Mammi, assessore regionale agricoltura e agroalimentare: "I vignaioli rappresentano un punto di riferimento in termini di qualità". E, in effetti, la percezione è anche quella che, piuttosto che un vino, si stia degustando una storia. Presenti in assaggio anche Sangiovese, Rosso Bologna, Barolo e Lagrein. Questi quattro sono anche i vini più apprezzati da Giancarlo Tonelli, direttore generale Confcommercio Ascom Bologna: "Il vino è cresciuto tanto nelle nostre attività perché è un elemento che sempre più dialoga col cibo", e "grazie ai vignaioli, Bologna si sta facendo notare all’estero", dice Gianpiero Calzolari, presidente di BolognaFiere. Insieme a Fivi, sono presenti anche 32 olivicoltori indipendenti, "i nostri cugini di campagna", li definisce Cesconi. Arriva Daniele Ara, assessore comunale agricoltura e agroalimentare. "I ristoratori locali propongano le sempre più buone specialità vinicole di Bologna". Sono partite anche le sei masterclass dedicate ai vignaioli nel tempo. Gli operatori a guideranno la degustazione di Franciacorta, Sagrantino, Cannonau, Vinsanto. Il sesto incontro è a cura degli olivicoltori ed è dedicato all’olio.
Giovanni Di Caprio