Vini d’eccellenza, premiate sette cantine Il Monticino al top con il Barbera nostrano

Sette cantine premiate con l’eccellenza dei loro vini. E una di esse promossa con lode nel gotha dell’enologia nazionale. Annata da ricordare per i produttori di vino dei colli bolognesi ben rappresentati nella lista del massimo riconoscimento delle ‘quattro viti’ nella nuova Guida Vitae 2023 curata dall’Associazione italiana sommelier. Una edizione che condensa le analisi di 30mila vini degustati alla cieca da un migliaio di sommelier. Le aziende accolte nel volume sono 2.276; e 1.011 i vini premiati con il massimo riconoscimento: le Quattro Viti. Fra queste, le sette cantine del bolognese: Il Monticino (Zola Predosa), Manaresi (Zola Predosa), Isola (Monte San Pietro), Tizzano (Casalecchio), Tenuta Bonzara (Monte San Pietro), Botti (Valsamoggia) e Corte d’Aibo (Valsamoggia). Sfogliando la guida si ritrovano altre gradazioni di punteggio, ma quello che rappresenta il top dell’annata è il prestigioso ‘Tastevin’, premio che l’Ais conferisce a chi "ha contribuito a imprimere una svolta produttiva al territorio di origine, a chi rappresenta un modello di riferimento di indiscusso valore nella rispettiva zona e a chi ha riportato sotto i riflettori vitigni dimenticati".

Fra i soli 22 vini che in Italia lo hanno meritato c’è il Colli Bolognesi Barbera del Monticino riserva 2018 firmata Il Monticino. È la giovane cantina che la famiglia Morandi conduce dal 2000 sulla collina di Zola. Fra le diverse etichette: Pignoletto, Malvasia, Bologna Bianco e Rosso, da diversi anni spicca appunto la Barbera Riserva, ricavata da una vite che sui Colli bolognesi si coltiva da oltre un secolo e mezzo, considerata ormai un autoctono a tutti gli effetti.

g. m.

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