Virtus Bologna, idea palazzetto temporaneo in Michelino

In caso di Eurolega, lo spazio in Fiera non sarebbe sempre disponibile: si punta a un campo da 10mila posti. Bruzzone: "È una delle ipotesi"

il direttore generale di BolognaFiere Antonio Bruzzone e Luca Baraldi, ceo della Virtus

il direttore generale di BolognaFiere Antonio Bruzzone e Luca Baraldi, ceo della Virtus

Bologna, 28 marzo 2022 - La Virtus spinge per allestire un impianto provvisorio da 10mila posti, in attesa di poter costruire la propria casa definitiva. Oggi il campo di gioco della V nera risiede all’interno del padiglione 37 della Fiera, ma per una serie di motivi non sarà facile giocare lì con continuità nella prossima stagione. Se è vero che dovremo convivere con il Covid per i prossimi anni è altrettanto vero che diverse misure, quella principale è la vaccinazione unita al Green pass, consentono comunque lo svolgimento delle manifestazioni fieristiche.

Dal prossimo autunno Bologna ospiterà alcune esposizioni che richiedono un certo spazio, come il Saie e l’Eima, tanto che potrebbe essere complicato far convivere questi eventi con le partite del club bianconero.

Il problema si era già presentato in questa stagione, con la squadra bianconera che fino a novembre aveva traslocato al PalaDozza. Una soluzione che non sarebbe possibile percorrere se la società il prossimo anno partecipasse all’Eurolega, vincesse sul campo l’EuroCup oppure prendesse il posto di una delle tre formazioni russe se dovesse essere prolungato il provvedimento che le ha appena escluse dalla massima competizione continentale. Da qui, i 5mila posti dello storico impianto di Piazza Azzarita non basterebbero e la V nera dovrebbe comunque trovare un’altra sistemazione.

La struttura provvisoria sarebbe allestita in zona "Michelino" sempre in una delle aree della Fiera. Da quello che trapela è la stessa BolognaFiere a voler trovare una soluzione che tenga la Segafredo in uno dei suoi spazi. Il direttore generale Antonio Bruzzone non si sbilancia, ma ammette che "l’impianto in zona Michelino sia una delle ipotesi. Col Comune e gli uffici dell’urbanistica presto faremo il punto".

In questo lungo periodo di pandemia, ospitare la Virtus ha dato parecchio risalto anche all’ente fieristico aumentando il fascino e l’immagine di una realtà che è sempre stata all’avanguardia, grazie alle tante e importanti esposizioni. E, grazie agli ingaggi di giocatori con forte riferimento alla Nba come Marco Belinelli, Milos Teodosic, Ekpe Udoh o Nico Mannion, la vetrina internazionale è assicurata ancora di più.

L’opera provvisoria, da quanto risulta, sarebbe finanziata dal club bianconero e, quindi, in ultima analisi dal suo presidente Massimo Zanetti, che è anche il numero uno della della Segafredo Zanetti, azienda bolognese leader sia nella produzione di caffè sia nel portare in giro per il mondo l’espresso italiano.

L’impreditore ha recentemente dichiarato come il suo sogno sia quello di costruire una casa per la Virtus, vale a dire un impianto da 15mila posti che ospiti solo eventi sportivi. Una casa firmata dall’archistar Mario Cucinella, sulla quale l’accordo con BolognaFiere è già stato sottoscritto e si stanno affrontando tutti i passaggi burocratici.

Oggi, intanto, potrebbe iniziare il dialogo con il Comune per la struttura provvisoria. Obiettivo del club? Avere l’impianto temporaneo entro settembre. Da BolognaFiere Bruzzone conferma che è previsto un incontro con l’amministrazione, ma "sarà di routine" con alcuni temi in cima alla lista, come il nuovo padiglione per l’Eima che si terrà a novembre.

Nel frattempo, arrivano le prime buone notizie. Da aprile, infatti, non ci saranno più limitazioni alla capienza negli impianti e il ceo della società sportiva, Luca Baraldi, spera che i circa diecimila posti dell’attuale Segafredo Arena si riempiano di tifosi anche per dire a Zanetti che, tra investimenti sui giocatori e sulla struttura, si sta andando nella giusta direzione.

 

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