Voli rumorosi a Bologna, è ancora sos. Mazzoni: "Soluzioni subito"

Continua a fare discutere il rumore causato dai decolli e dagli atterraggi. Lamentele della candidata al Navile e da 35mila abitanti: "Situazione intollerabile"

All’aeroporto di Bologna i voli sono ripresi a pieno regime (foto d’archivio)

All’aeroporto di Bologna i voli sono ripresi a pieno regime (foto d’archivio)

Bologna, 22 settembre 2021 - L’inquinamento acustico degli aerei in decollo e atterraggio dall’aeroporto Marconi torna a mettere a dura prova i nervi dei cittadini del quartiere Navile e della Bolognina. In post-pandemia, con la ripresa dei voli a pieno regime, i residenti della zona denunciano una situazione diventata "intollerabile" a causa dei numerosi aerei che, ogni giorno, sorvolano un territorio che comprende, almeno, 35mila abitanti. A raccogliere le segnalazioni che arrivano soprattutto dal Comitato Cocompaer è Federica Mazzoni, in corsa per la presidenza del quartiere Navile con il candidato sindaco del centrosinistra, Matteo Lepore.

Boom di aerei e turismo, ma c'è la tassa sul rumore

"La questione è dibattuta da anni e non si tratta di avanzare fantasiose proposte di spostamento dell’aeroporto Marconi – spiega Mazzoni –, ma di soluzioni che vengano rispettate. È una questione di salute, sostenibilità e vivibilità". Sulla sua pagina Facebook la candidata racconta di un incontro in casa di una famiglia di Pescarola: "In un’ora e mezza sono passati undici aerei". Poi sottoscrive un elenco di ’soluzioni’ che potrebbero arginare il disagio. Si va dal sollecitare l’aeroporto a garantire trasparenza sulle informazioni delle condizioni di volo all’evitare il sorvolo in fasce orarie sensibili.

A condividere le proposte di Mazzoni è anche la Capogruppo dei Verdi, Silvia Zamboni. "Giovedì 24 settembre, con Europa Verde, faremo un incontro nella tenuta Spadoni e presentermo le nostre proposte per combattere l’inquinamento acustico e ambientale".

Per Zamboni la soluzione migliore sarebbe quella di concentrare i decolli e gli atterragi sulla zona industriale del Bargellino, "evitando il sorvolo della città a costo di qualche manovra in più". Un’iniziativa già in parte attuata quando la capogruppo dei Verdi era, tra il ’99 e il ’96, assessore all’ambiente al Comune di Bologna. Ma non basta, sia Zamboni che Mazzoni ricordano l’importanza di impiegare i proventi dell’Iresa (la tassa anti-rumore) per continuare a velocizzare il piano di mitigazione e insonorizzazione delle aree maggiormente coinvolte.

Al problema dell’inquinamento acustico si aggiunge, poi, anche quello ambientale e atmosferico. Su questo punto Zamboni non usa mezze misure: "L’anno scorso un rapporto del Marconi vantava la sua sostenibilità dovuta all’utilizzo di energia da fonti rinnovabili. Ma è un rapporto che riguarda l’edificio, l’infrastruttura e non il traffico aereo". Poi sottolinea: "In quel rapporto devono mettere in bilancio anche le emissioni di gas climalteranti per la salute e per il clima. E questa è una priorità che noi di Europa Verde abbiamo inserito nell’accordo con Lepore".  

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