Zuppi a Monte Sole: "L’Ucraina è la nuova Marzabotto"

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Il 78simo anniversario degli eccidi di Monte Sole si è celebrato ieri a Marzabotto ed è stato il primo senza Cornelia Paselli, una delle poche superstiti della strage del cimitero di Casaglia, deceduta lo scorso aprile. Citata dal cardinale Matteo Zuppi (foto) il suo essere una memoria vivente è stato elogiato, insieme a tutti coloro che negli anni hanno ricordato quei giorni terribili, a partire dal presidente onorario di ‘Libera contro le mafie’ Nando dalla Chiesa e Ferruccio Laffi, 95 anni, sopravvissuto alla strage, che ammette: "Queste elezioni mi sono rimaste qui, ma andiamo avanti". Cornelia restò illesa durante l’eccidio, con i cadaveri degli altri prigionieri che le fecero da scudo, e con il suo cappotto coprì il corpo di una signora che dalla fretta di fuggire non si era neppure messa le mutande, perché almeno la dignità di quella donna fosse rispettata.

"Quelle vittime ci parlano ancora – a parlare è l’arcivescovo Zuppi – e ci dicono che la vita è sacra e che oggi è l’Ucraina la nuova Marzabotto. Chi benedice la guerra bestemmia contro Cristo, perché la guerra nasce dall’odio e le armi non risolvono le cause che portano al conflitto, anzi li rafforzano". Da qui, continua Zuppi, "solo il dialogo ci aiuta a riscoprire il valore della convivenza e dell’essere davvero fratelli tutti. Dobbiamo fare come Cornelia, purificare l’aria dall’inquinamento dell’odio per seminare quei semi di pace che riconsegnano la dignità all’uomo". In questi lunghi anni Marzabotto non ha mai cercato vendetta, ma ha sempre cercato giustizia, anche se spesso alle vittime e ai loro parenti è stata negata.

"C’è sempre bisogno di memoria – spiega Nando dalla Chiesa – perché la violenza cerca sempre di uscire impunita dai propri delitti. Dobbiamo essere più attenti alle lezioni della memoria: io per primo da parlamentare pensavo che la carneficina che ci fu nella ex Jugoslavia non si sarebbe ripetuta e, invece, ora c’è l’Ucraina. Anche la mia vicenda personale si colloca in questa dinamica. Mio padre fu ucciso perché c’era chi si pensava sopra tutto e tutti grazie alla violenza".

Valentina Cuppi, la sindaca di Marzabotto e presidente Pd, si è tagliata una ciocca di capelli in solidarietà alle donne iraniane e ha invitato tutte le donne presenti a fare lo stesso per appoggiare chi sta portando avanti una battaglia di libertà. Dal palco, la prima cittadina ha poi lanciato un monito: "Il 28 settembre ci sarà il centenario della marcia su Roma e probabilmente saranno tante le associazioni neofasciste che festeggeranno. È stato un errore dei governi passati non scioglierle e sarà un errore di quello futuro se non lo farà, qualora dovessero manifestare".

Massimo Selleri

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