REDAZIONE BOLOGNA

Zuppi: "Per vivere in pace, rinunciamo ai sovranismi"

L’arcivescovo alla presentazione del volume ‘L’armonia degli sguardi’, scritto dal presidente nazionale delle Acli, Manfredonia

Da sinistra l’arcivescovo Zuppi, Chiara Pazzaglia ed Emiliano Manfredonia (Acli)

Da sinistra l’arcivescovo Zuppi, Chiara Pazzaglia ed Emiliano Manfredonia (Acli)

‘L’armonia degli sguardi’, il libro scritto dal presidente nazionale delle Acli Emiliano Manfredonia, racchiude in sé una domanda: si può stare alla finestra mentre al mondo c’è chi in un campo profughi considera una bicchiere d’acqua uno dei beni più preziosi o quando c’è chi vive nel terrore di una guerra che non ha voluto? La risposta è ovviamente no, ma resta il dubbio su come muoversi in una realtà fatta per l’altruismo e che, invece, sta vivendo solo egoismo. La nebbia dell’indugio è stata dissipata dal cardinale Matteo Zuppi, che ha ricordato come il titolo sia la vera soluzione: bisogna ritrovare il coraggio di incrociare lo sguardo dell’altro.

"Durante l’esperienza del Covid – spiega l’arcivescovo – avevamo le mascherine per cui potevamo guardarci solo negli occhi e, guarda caso, in quel periodo difficile la solidarietà tra le persone si è riaccesa. Poi, si è tornati alla normalità e anche noi abbiamo ripreso a vederci senza guardarci davvero. Questa superficialità ci ha portato a considerare scontate e immutabili anche le cose importanti come la pace. Per quasi 80 anni siamo stati senza guerra in Europa e senza una costante manutenzione questo stare insieme si è trasformato in qualcosa di altro, tanto che adesso ci stiamo beccando i sovranismi. Per guadagnare porzioni sempre più grandi di pace bisogna perdere in sovranità, come dice la seconda parte dell’articolo 11 della Costituzione, che ripudia la guerra".

Attraverso una serie di esperienze il libro di Manfredonia racconta anche quale sia il ruolo dei cristiani oggi, in un momento in cui della Costituzione si esaltano gli articoli che disegnano i diritti individuali a scapito di quelli legati al vivere insieme. "I diritti individuali, se non vengono integrati con quelli sociali, diventano un dramma – aggiunge Zuppi –, perché trasformano l’uomo in un’isola. Le paure si superano solo quando l’amore dell’altro è più forte dei timori. Il cristiano se non è anche un uomo sociale diventa un fariseo che vede ma non guarda. Non è un caso che questo libro citi nelle sue pagine finali l’episodio dei discepoli di Emmaus che riconoscono Gesù nel loro compagno di viaggio solo quando lo vedono compiere un gesto per gli altri come lo spezzare il pane". Condotto dalla presidente provinciale Acli e giornalista Chiara Pazzaglia, alla presentazione erano presenti circa un centinaio di spettatori.

Massimo Selleri