Master Freez: "Quando feci ballare le Spice"

Il celebre dj sabato sarà al Tpo nell’ambito di DancinBo. Racconta la fioritura dell’hip hop sotto le Due Torri negli Anni 90

Master Freez: "Quando feci ballare le Spice"

Master Freez: "Quando feci ballare le Spice"

DancinBo, la kermesse della danza, quest’anno ha un cuore hip hop. Da oggi al 30 dicembre, la manifestazione ideata da Vittoria Cappelli e Monica Ratti, si ripresenta in vari luoghi della città – tra cui piazza del Nettuno, Palazzo d’Accursio, Modernissimo – e con una collaborazione speciale con BoloBeat Festival, per celebrare i 50 anni di quel movimento, l’hip hop tra breaking, rapping, graffiti e scratching, nato nel Bronx e fiorito rigogliosamente sotto le Due Torri negli anni Novanta. Parte della kermesse anche Master Freez, classe 1966, al secolo Davide Bucci, (il 30 al Tpo per il closing party), uno dei più famosi dj italiani del genere che nel 1998 a Bologna, suonò anche per le Spice Girls, scatenate sulla pista del Ruvido.

Master Freez, come finì a suonare dischi per le Spice Girls?

"Questione di fortuna. Avevo un amico che faceva il ballerino nelle discoteche di Rimini e Riccione e conobbe le Spice facendo un casting per il loro corpo di danza e poi sposando pure Mel B con un matrimonio sontuoso dove io finii a fare il dj. Ma quella sera del 1998 al Ruvido, dove io mettevo i dischi, successe che vennero a Bologna in concerto e la sera prima volevano divertirsi. Il mio amico mi aveva detto che sarebbero venuti a ballare, ma io avevo capito lui e i suoi colleghi. Alle 11 mi vedo arrivare quaranta persone, tutto lo staff, e c’era pure David Beckham che già stava con Posh Spice".

Come iniziò la sua carriera Hip Hop?

"Nel 1979 acquistai Rapper’s Delight della Sugarhill Gang e rimasi colpito da questa musica, dal rap, senza note, ritmico con le rime, imparando le parole a memoria anche se non sapevo l’inglese. Poi nel 1980 lasciai Ginevra dove sono nato e mi trasferii a Rimini, frequentando le discoteche nel pomeriggio, diventando prima b-boy, ovvero ballerino di breakdance e poi capendo che rap e ballo, con i graffiti e lo scratch del dj erano parte della stessa cosa, perché mica era facile come oggi avere un quadro ampio delle cose. A quel tempo le cose si scoprivano lentamente, e chi è della mia generazione ha provato tutte quattro le discipline. Poi io ho capito che volevo fare il dj".

Quando ha iniziato a suonare nei club?

"Dopo il servizio militare, concluso nel 1988, intrapresi un progetto musicale con il mitico Daniele Baldelli, che poi mi diede l’opportunità di fare il suo secondo alla console della Baia Imperiale, e quando se ne andò presi il suo posto, per ben tre anni. Lui mi diede il mio primo fondamentale palcoscenico. Sempre con Baldelli nel 1989 e insieme al mio socio T.J. Sanders ho fatto il mio primo disco per la Irma Records, registrato da Mozart con cui poi ho collaborato. È iniziata così la carriera di musicista continuando ancora quella di dj. Con la mia serata in un club di Firenze da 28 anni, credo di essere il più longevo dei dj resident italiani".

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