Sanremo 2023, Laura Marzadori porta Bologna sul palco: “Un’emozione”

La violinista duetterà con Lazza ed Emma e stasera si riuniscono i Pooh La presenza delle Due Torri al Festival nella puntata di oggi del podcast

La bolognese Laura Marzadori, primo violino della Scala

La bolognese Laura Marzadori, primo violino della Scala

Bologna, 7 febbraio 2023 – Inizia il Festival di Sanremo e anche la nostra città entra in gioco. Non troppo, in realtà, visto che non ci sono cantanti in gara, anche se il co-conduttore Gianni Morandi – che si esibirà pure con Al Bano e Massimo Ranieri – ovviamente vale il banco. E comunque – come si potrà ascoltare anche nella puntata di oggi del nostro podcast il Resto di Bologna – la stella di Bologna brilla già stasera assieme a Dodi Battaglia e la reunion dei Pooh, nel ricordo di Stefano D’Orazio: per l’occasione torna anche Riccardo Fogli. Grande curiosità, poi, per l’esibizione del 10 febbraio, nella serata duetti, di Laura Marzadori, che accompagnerà con il suo violino il concorrente Lazza ed Emma Marrone. Non manca poi una zampata bolognese sempre nei brani scelti per i duetti appunto: C’è qualcosa di grande di Cesare Cremonini, portato da Mr.Rain e Fasma e Vivere di Vasco nella versione di Levante e Renzo Rubino.

All’annuncio dei duetti, uno degli appuntamenti più amati del Festival di Sanremo, la performance di Lazza ed Emma Marrone accompagnati dal primo violino della Scala di Milano è stata subito una di quelle che più ha attirato l’attenzione. Del resto, lo dice anche lei, la bolognese Laura Marzadori , che fino adesso ha fatto "pochissime cose extra-classiche, avevo partecipato a un cd di Claudio Baglioni orchestrato da Luis Bacalov, un grandissimo compositore scomparso da poco".

Ma ora per la talentuosa musicista, classe 1989, che anche in questi giorni è impegnata in una tournée europea, arriva una nuova sfida. Da poco ne aveva già vinta un’altra, con il suo debutto da scrittrice con il romanzo L’altra metà delle note (Harper Collins), in cui raccontava di Tina, una giovane violinista appunto, con un padre antiquario e una madre docente di fisica. E la realtà, dunque, fra le pagine sfumava nella finzione.

Laura, come è nata l’avventura che la porta a Sanremo?

"Questa collaborazione per me è una cosa completamente nuova perché in precedenza ho fatto pochissima musica leggera. L’idea è partita da Lazza, un cantante rap che ha venduto tantissime copie battendo tanti record quest’anno, che però ha un background da musicista classico perché è anche pianista".

La incuriosisce questa contaminazione fra generi che sembrano così distanti?

"Mi piace molto l’idea: uno dei miei obiettivi è quello di unire mondi musicali diversi. E’ anche un messaggio da lanciare e cioè che la musica classica non debba essere sempre chiusa e settoriale, vista come qualcosa ’a parte’. La musica deve unire".

Che effetto fa il palco dell’Ariston anche a chi, come lei, si esibisce fin da giovanissima davanti a pubblici prestigiosi?

"Sicuramente il palco di Sanremo è qualcosa di molto emozionante. É un’emozione diversa, però, perché so che quello sarà un pubblico diverso. In più c’è tutto l’aspetto della diretta televisiva".

Lei in questa edizione del Festival terrà alta la bandiera di Bologna. Come vede musicalmente la sua città e cosa le manca quando si trova a Milano?

"Bologna è stata madre di moltissimi cantanti e cantautori, da Vasco Rossi, Cesare Cremonini, lo stesso Gianni Morandi, Lucio Dalla... sono sempre molto fiera di questa cosa. La città mi manca, ha una dimensione completamente diversa da Milano. Non riesco a tornare spessissimo ma quando lo faccio è una grande gioia. Non solo per la famiglia, ma perché ritrovo i posti che frequentavo quando ero bambina e nella mia gioventù".

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