Cultura e spettacoliUniversità aperta anche di notte a Bologna. Il Comune: "Lavoriamo insieme"

Università aperta anche di notte a Bologna. Il Comune: "Lavoriamo insieme"

La delegata alla Sicurezza Madrid: "Siamo a disposizione". E giovedì 27 il rettore incontrerà i comitati Le idee di Condello, delegato degli studenti Unibo: "Corsi di lingue, laboratori, attività didattiche"

Piazza Verdi affollata. A destra, Matilde Madrid, capo di Gabinetto del sindaco

Piazza Verdi affollata. A destra, Matilde Madrid, capo di Gabinetto del sindaco

Bologna, 18 maggio 2022 - L’Alma Mater aperta anche di notte per arginare la movida. La proposta di Federico Condello, delegato per gli studenti dell’Università, fa discutere. Se in agenda c’è già un incontro per giovedì prossimo (il 27) con il rettore Giovanni Molari e i comitati di Piazza Verdi e via Petroni, l’amministrazione vede con favore l’idea. "Bene la proposta dell’Università, il Comune è a disposizione, ci lavoreremo insieme", apre la capo di Gabinetto del sindaco con delega alla Sicurezza, Matilde Madrid. E la vicesindaca Emily Clancy (che ha la delega alle politiche per la notte) dovrebbe portare un atto d’indirizzo in giunta già martedì prossimo. Obiettivo: non subire la notte, ma governarla.

Per quanto riguarda il progetto di una "Università notturna" proposto da Condello, le mosse si possono prendere dal progetto analogo che lo stesso docente coordinò sette anni fa. Si chiamava ’Ufo’ – Università fuori orario – e ottenne un inaspettato successo, ma poi fu improvvisamente sospeso per mancanza di fondi. "Anche in questo caso ci piacerebbe replicare quell’idea – spiega il professore –: attività trasversali, ma sempre didattiche, da fare la sera, in via Zamboni. All’epoca ci concentrammo sulle soft skills : percorsi di 8, 12 o 16 ore su lingue straniere (arrivammo addirittura a 26 diverse), public speech , laboratori sull’elaborazione della tesi, corsi su come preparare il curriculum...".

Dal punto di vista finanziario lo sforzo non era stato particolarmente esoso – "il civico 38 di via Zamboni era sempre occupato, la guardiania notturna era già pagata" –, diverso invece l’impegno dal punto di vista organizzativo: necessario un "comitatino" scientifico didattico di almeno una decina di docenti di varie discipline, anche se, per quanto riguarda le lezioni, possono intervenire anche studenti tutor volontari. Con una nota decisamente originale per l’epoca e che potrebbe essere replicata: "Il comitato di docenti da me coordinato proponeva tematiche per i corsi e quelle più interessanti le facevamo votare dagli studenti sulla pagina di ’Ufo’ – prosegue Condello –. Fu un successo: contammo anche 4-500 studenti a sera". Una formula pilota già rodata e che potrebbe funzionare, senza escludere che questi corsi notturni non possano poi integrare i programmi di quelli regolari.

Intanto, la giunta ha già parecchie proposte sul tavolo per la notte. Dalla decentralizzazione dei luoghi della movida, con l’idea di costruire una sorta di quartiere della ’notte’ in fiera, "ma anche spostando le persone in luoghi dove si può vivere la notte fino a tarda ora, ma con una concentrazione inferiore di residenti", come ha suggerito Clancy.

Tra le altre proposte – anticipate dalla vicesindaca al forum della ’Dire’ – c’è quella di differenziare gli orari di chiusura dei locali e "tenere i parchi aperti di notte, in alternativa alla piazza". "Sta a noi promuovere un’offerta culturale di qualità e policentrica in tante zone della città, utilizzandola anche per creare sicurezza", dice Clancy. Senza contare la necessità di rendere la notte più sicura che per la vicesindaca si può fare anche organizzando "corsi di formazione per baristi e buttafuori", o utilizzando "protocolli per prevenire le molestie nei luoghi affollati".

 

 

 

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