Caro bollette a Bologna, i sindacati strigliano Lepore

Cgil, Cisl e Uil: "Gli aiuti alle famiglie, per ora, sono solo annunci"

Un’operaia metalmeccanica al lavoro

Un’operaia metalmeccanica al lavoro

Bologna, 11 ottobre 2022 - Dura strigliata dei sindacati confederali nei confronti del sindaco Matteo Lepore. Il tema, è quello che sta massacrando famiglie e imprese, il caro-energia. Perché Cgil, Cisl e Uil ieri hanno richiamato Palazzo d’Accursio? Le promesse, dicono, per ora non sono state mantenute. Crisi energetica, sanità, lavoro e logistica sono gli ambiti su cui i confederali hanno deciso di alzare la voce. E dopo i vari annunci da parte dell’amministrazione nei mesi scorsi, incalzano, nulla si è mosso e tutto è rimasto ancora fermo.

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"La formula non gira bene – puntualizzano i segretari Maurizio Lunghi (Cgil), Enrico Bassani (Cisl) e Giuliano Zignani (Uil) –, è il momento purtroppo di segnalare confronti dove l’assenza di risposte è per noi critica". Prima dell’estate, ricordano i sindacati, era partito il confronto sul sostegno da dare alle famiglie colpite dai costi della crisi energetica. Cgil, Cisl e Uil avevano chiesto di "intervenire sui nuclei con un Isee tra i 12mila e i 20mila euro", e da quei tavoli da parte dell’amministrazione "era scaturito l’impegno a definire un concreto sostegno".

In questi mesi la crisi è però peggiorata e "sebbene un mese fa il Comune abbia riconfermato la disponibilità a costituire un tavolo specifico" su bollette e rincari, insieme con Hera, "nulla si è mosso e nessun tavolo è partito", sottolineano ancora Lunghi, Bassani e Zignani. Allo stesso modo, "si registra uno stop sulla sanità: altro tavolo che doveva essere aperto", ma che ad oggi è fermo. Stesso discorso per la logistica, dove "il confronto si è arenato".

La chiosa è particolarmente dura. "Avevamo un metodo a Bologna per affrontare le grandi sfide: atti concreti, condivisione tra soggetti diversi, il Patto per il Lavoro e il Clima. Gli inviti a dibattiti e convegni non servono – rincarano la dose i segretari –, le pur significative dichiarazioni di principio hanno bisogno di risposte e atti concreti. Lo chiedono le persone, lo chiedono i tempi e i problemi enormi che abbiamo davanti".

Il sindaco Matteo Lepore ha teso la mano alle sigle poche ore dopo l’affondo. "Saranno chiarite le rispettive posizioni", fa sapere Palazzo d’Accursio, saranno organizzati incontri per "affrontare le questioni sollevate dai sindacati confederali. Sarà discusso anche il rinnovo del protocollo sulle relazioni sindacali, con il quale vengono definiti tutti gli ambiti di confronto, compresi energia, lavoro, logistica e sanità". La data ufficiale non c’è ancora, ma resta papabile quella del 26 ottobre, già fissata per il rinnovo del protocollo sulle relazioni sindacali. Lunghi (Uil): "Se non ci troviamo entro la prossima settimana, la situazione diventa davvero disperata". Lunghi (Cgil): "Da una decina di giorni, registriamo l’aggiunta di un’azienda al giorno ai tavoli di crisi. Le ricadute sui tessuti produttivi e sociali sono enormi, non si può perdere tempo".

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