Ducati Bologna accelera sul lavoro flessibile, ecco la banca ore solidale per le ferie

Dai part time condivisi ai permessi: trovata l’intesa con i sindacati

Ducati, banca ore solidale per le ferie (Foto Dire)

Ducati, banca ore solidale per le ferie (Foto Dire)

Bologna, 1 novembre 2018 - Una banca ore solidale per regalare ferie ai colleghi in difficoltà, la possibilità di entrare (e uscire) mezz’ora prima, poi il part time da dividere con il compagno di lavoro, una sforbiciata alle timbrature del cartellino e pure un box per le consegne di Amazon. Nelle scorse settimana Ducati, d’accordo con i sindacati, ha iniziato la sperimentazione dello smart working.

Ora è stata trovata un’intesa sulla conciliazione tra tempi di vita e di lavoro che entrerà nel nuovo contratto aziendale in discussione con le tute blu di Cgil, Cisl e Uil. «Soddisfiamo meglio le esigenze dei dipendenti migliorando i risultati dell’azienda», racconta Silvano Fini, il direttore dello stabilimento di Borgo Panigale. «Contano i risultati, chi lavora da noi si deve preoccupare di quello e non certo del cartellino o della timbratura – aggiunge il direttore delle risorse umane, Luigi Torlai –. È un sistema che si basa sulla fiducia e sul senso di responsabilità». La Rossa di Borgo Panigale è la prima azienda bolognese ad aver creato una banca ore attraverso la quale i dipendenti possono aiutare altri colleghi che devono assistere parenti in difficoltà e hanno esaurito ferie e permessi. Il sistema vale per chi si deve prendere cura di genitori, mariti, mogli, compagni, compagne e figli. Rispetto alla norma del contratto nazionale, Ducati ha allargato i confini.

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Sulla liberalizzazione degli orari, il singolo dipendente può decidere di entrare (e uscire) un quarto d’ora prima per evitare traffico. Se la richiesta degli orari flessibili è collettiva, l’intero team può arrivare e andare via trenta minuti prima. Sulle linee di produzione, chi ha bisogno del part time ha una strada spianata. Basta trovare un collega con le stesse esigenze con il quale dividere postazione e orario di lavoro. Per i 12 mesi successi uno lavorerà il pomeriggio e l’altro la mattina. L’azienda si occuperà di assumere l’unità che manca.

Le timbrature vengono ridotte a due dalle quattro attuali per gli indiretti. Una parte dell’accordo riguarda Amazon, che consegnerà in azienda, in un armadietto dedicato, e poi invierà al lavoratore un codice segreto per il ritiro. «Un cambiamento culturale, un segnale di fiducia dell’azienda», spiega Bruna Rossetti (Fiom). Sulla stessa lunghezza d’onda il segretario della Fim-Cisl, Marino Mazzini: «È una sperimentazione che ci consentirà di fare gli aggiustamenti del caso. Le novità entreranno nel nuovo contratto aziendale».

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