Maccaferri: Sampsistemi a rischio, Muzinich si sfila

La proprietà ha chiesto al Tribunale altri 18 giorni per valutare un’altra offerta ed evitare il fallimento. La decisione nelle prossime ore

Una manifestazione dei lavoratori di Samp

Una manifestazione dei lavoratori di Samp

Bologna, 3 febbraio 2021 - La speranza per Sampsistemi, società in concordato della galassia Maccaferri, si chiamava fondo Muzinich. Ma è arrivata la doccia gelata: il colosso americano si è sfilato. Ieri doveva esserci l’udienza per la presentazione dell’atteso piano di salvataggio, ma Muzinich non ha inviato il dossier.

Unica soluzione, a questo punto, è trovare un’alternativa: cioè un altro acquirente. Da fonti aziendali, risulta che sarebbe arrivata un’altra offerta vincolante per la società di Bentivoglio e che, quindi, la proprietà avrebbe chiesto al Tribunale una proroga di 18 giorni. Ma se altro tempo non verrà concesso per rendere operativa l’offerta, lo scenario resta un’istanza di fallimento. La risposta arriverà nel giro di 24 ore, cioè il tempo che il giudice si sarebbe preso per decidere. Tradotto: il destino di Sampsistemi (e dei suoi 62 dipendenti) resta appesa a un filo. E i sindacati già sono preoccupati: "La notizia non ci fa stare tranquilli. Il fatto che sia uscito Muzinich all’ultimo minuto è una pessima notizia. Che ci allarma ogni ora di più", dice Marco Colli, sindacalista Fiom-Cgil.

E dire che si pensava di aver raggiunto la quadra, con l’interessamento di Muzinich. A dicembre, infatti, il fondo aveva inviato una lettera d’intenti con l’obiettivo di acquisire il 100 per cento di Sampsistemi e Sampsistemi Extrusion. E già prima il fondo d’investimento aveva chiesto – via lettera a luglio – un risarcimento di 35 milioni di euro per una garanzia non denunciata. Ieri la notizia del piano mancato.

Ma se per Sampsistemi il futuro non è roseo, dovrebbe andare diversamente per Samputensili Machine Tools. Oggi è convocata l’asta e, se non ci saranno colpi di scena, i tedeschi di Emag dovrebbero portare a casa l’altro gioiello della divisione Samp. L’azienda ha incontrato più volte i sindacati e se tutto procederà come dovrebbe, Samputensili Machine Tools si trasferirà da Bentivoglio ad Anzola dell’Emilia e non a Modena come inizialmente voleva il colosso made in Germania.

I tedeschi – che hanno presentato un’offerta vincolante (bando da 4,85 milioni in lotto congiunto con la Clc di Reggio Emilia) – hanno raggiunto un paio di settimane fa l’accordo coi sindacati con la mediazione della Regione: un polo unico e che farà lavorare i cento lavoratori circa delle due realtà. Obiettivo: raddoppiare fatturato e occupazione in cinque anni. Ciò significa, altri cento posti per il territorio. In ultimo, dai tedeschi è arrivata anche la garanzia sulla durata dell’investimento: la nuova sede sorgerà su un terreno che verrà preso in affitto per dieci anni.

Infine, l’altra divisione Samp: Sampingranaggi. Da tempo è noto l’interesse del gruppo Bonfiglioli che ha presentato un’offerta vincolante. L’asta è prevista a marzo.  

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