Il Tribunale di Bologna ha dichiarato il fallimento di Seci
Bologna 5 luglio 2021 - La domanda di concordato preventivo presentata da Seci è "inammissibile". E con sentenza depositata questa mattina (il 28 giugno la camera di consiglio), il tribunale "dichiara il fallimento" della holding del gruppo Maccaferri, accogliendo in toto la richiesta della Procura. Un atto di 33 pagine firmato dai giudici Fabio Florini (presidente), Maurizio Atzori e Antonella Rimondini a tratti durissimo nei confronti della 'Società esercizi commerciali industriali’ con sede in via degli Agresti. Già nominati i curatori: Enrica Piacquaddio, l’avvocato Antonio Rossi e Claudio Solferini, mentre è fissato per il 25 novembre l’esame dello stato passivo davanti al giudice delegato Antonella Rimondini.
Il 13 febbraio 2020 il procuratore capo Giuseppe Amato, l’aggiunto Francesco Caleca e il sostituto procuratore Nicola Scalabrini avevano presentato richiesta di fallimento parlando di una situazione "di insolvenza irreversibile", di un "grave stato di dissesto finanziario", di un patrimonio netto "negativo di oltre 65 milioni" già al 31 dicembre 2018, "sebbene nelle premesse del ricorso del 31 maggio 2019 la società facesse semplicemente riferimento a uno 'stato di tensione finanziaria’". Via via il peggioramento. Con una nota giunta in serata Seci, "in considerazione dell’importante lavoro svolto dalla società per presentare una proposta in grado di garantire, con il sostegno del fondo Sagitta, una significativa percentuale di rimborso ai creditori, nonché delle ripetute interlocuzioni intrattenute con gli organi della procedura", esprime "sgomento per la decisione del tribunale, riservandosi di farvi reclamo nei modi e tempi previsti dalla legge".
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