Marelli, via libera al piano. Bonus, esodi e trasferimenti

Il 99% dei dipendenti dà l’ok. Schlein (Pd): "Questa intesa dà il buon esempio" .

Marelli, via libera al piano. Bonus, esodi e trasferimenti

Marelli, via libera al piano. Bonus, esodi e trasferimenti

Un altro passo avanti nella soluzione della vertenza Marelli.

Mentre prosegue la trattativa in esclusiva con Tecnomeccanica (azienda con base a Novara) per la cessione dello stabilimento di Crevalcore (Bologna), i lavoratori hanno dato semaforo verde all’ipotesi di accordo sul piano sociale siglata al tavolo della Regione da Rsu, Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm-Uil e Marelli. I dipendenti di Crevalcore tra ieri e l’altro ieri hanno, infatti, dato il via libera al’intesa col 99% dei voti favorevoli. Intesa che conferma il mantenimento, da parte di Tecnomeccanica, di 152 dipendenti. Parte dei lavoratori potrà accedere all’isopensione (la pensione anticipata, ndr), una possibilità aperta a chi raggiungerà il requisito della pensione entro sette anni: avranno una garanzia di retribuzione minima di 1.500 euro di Marelli, che pagherà anche i contributi. Possibile anche il trasferimento in altre sedi di Marelli. Disponibili in utto 83 posti: a Bologna 15, a Caivano 16, a Corbetta 32 e a Tolmezzo 20. Per il trasferimento nelle sedi diverse da Bologna è previsto un "importante" incentivo erogabile con varie modalità per attenuare il disagio legato allo spostamento della sede di lavoro. Se l’isopensione e la possibilità di cambio di sede non fossero sufficienti a garantire i quasi 80 dipendenti Marelli che non passeranno alla nuova realtà produttiva, in via residuale, è previsto un percorso di ricollocamento attivo su base volontaria accompagnato da un incentivo all’esodo collegato all’età (oltre alla Naspi).

Per i dipendenti sopra 55 anni, l’incentivo sarà di 36 mensilità più 30mila euro.

"La vertenza proseguirà fino alla definizione di tutti i tasselli che garantiscano la continuità industriale e una garanzia di prospettiva per tutte e tutti", assicurano Mario Garagnani della Fiom, Massimo Mazzeo della Fim, Giuseppe Di Stefano della Uilm e rsu Marelli Europe spa Crevalcore.

Commenta l’intesa anche la segretaria Pd, Elly Schlein, che nei mesi scorsi aveva fatto visita allo stabilimento: "L’accordo sul piano sociale è un esempio importante di come si può affrontare, con l’aiuto delle istituzioni e un confronto costruttivo fra le parti sociali, una crisi che, come avevamo subito denunciato, poteva avere un esito particolarmente drammatico con la chiusura dello stabilimento e il licenziamento di 299 lavoratori e lavoratrici, a cui è andata sin da subito la nostra solidarietà".

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