Bologna, vertenza Minarelli, proposti incentivi per licenziarsi

L’azienda di Lippo di Calderara che fa capo alla Yamaha offre 75mila euro a chi lascia volontariamente. Sul piatto 68 licenziamenti

Una protesta  di dipendenti davanti alla sede della Moto Minarelli

Una protesta di dipendenti davanti alla sede della Moto Minarelli

Calderara (Bologna), 1 dicembre 2017 - Pillola meno amara per i lavoratori in esubero della Moto Minarelli di Lippo di Calderara. Dopo una estenuante trattativa di dodici ore, in Confindustria a Bologna, ieri mattina alle due e mezzo, è stata raggiunta una ipotesi di accordo sulla gestione dei 68 licenziamenti (su una platea di 160 lavoratori dei reparti produttivi) messi in atto dal settembre scorso dal Gruppo Yamaha, proprietario della storica azienda bolognese.

L’ipotesi prevede che i lavoratori lascino l’impiego volontariamente dall’azienda con un incentivo ciascuno di 75mila euro lordi (circa 57mila netti). «La soluzione proposta – spiegano i sindacalisti Michele Bulgarelli, Fiom-Cgil Bologna e Massimo Mazzeo, Fim –Cisl Ambito metropolitano Bologna - firmata dalla Rsu e da Fiom e Fim Bologna, tutela i lavoratori e le lavoratrici di fronte al rischio imminente di licenziamenti unilaterali. Infatti, il 13 dicembre prossimo scadono i termini del confronto sulla procedura di licenziamento collettivo iniziata lo scorso 25 settembre». Nell’ipotesi di accordo si prevedono poi l’impegno all’utilizzo degli ammortizzatori sociali per gli altri lavoratori che restano in azienda nel caso che rimanga nei mesi futuri la necessità di ridurre le ore lavorate.

C’è poi l’impegno dell’azienda a partecipare, in Regione, a una serie di incontri (ogni sei mesi) sui temi delle strategie aziendali: nuovi prodotti, investimenti e tecnologie. «Si tratta di una ipotesi di accordo – continuano Bulgarelli e Mazzeo - perché abbiamo in previsione una verifica entro il prossimo 11 dicembre sul numero effettivo di lavoratori che intendono accettare l’uscita volontaria incentivata. In buona sostanza, abbiamo tutelato i lavoratori, ma rimane un giudizio estremamente negativo sul piano industriale presentato da Yamaha, che intende ridurre la propria presenza a Bologna e in Europa. Il futuro è dunque incerto perché non si vede nessuna innovazione in un quadro di smobilitazione aziendale. Riteniamo che solo grazie alla determinazione dimostrata in queste settimanesi è potuto raggiungere questo risultato».

L’ipotesi di accordo è stata presentata ieri ai lavoratori riuniti in assemblea; intanto per domenica 10 dicembre, alla Casa del popolo di Lippo di Calderara, è in programma il pranzo dei dipendenti della Moto Minarelli. Lo scopo dell’iniziativa è quello di raccogliere fondi a sostegno della vertenza in corso. 

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