Saga Coffee Gaggio Montano, si apre una speranza: "C'è un imprenditore interessato"

Lo ha detto l'assessore regionale Colla sul futuro dello stabilimento che la proprietà vuole chiudere entro il 2022: "Nome top secret, c'è un confronto in atto"

Presidio Fiom-Cgil e Fim-Cisl davanti la sede della Regione per vertenza Saga Coffee

Presidio Fiom-Cgil e Fim-Cisl davanti la sede della Regione per vertenza Saga Coffee

Bologna, 23 novembre 2021 - Spiragli di speranza per i lavoratori della Saga Coffee? Sembra proprio di sì. Sembra che per lo stabilimento di Gaggio Montano, che la proprietà ha dichiarato di voler chiudere entro il 2022 (ed è per questo che i dipendenti sono giunti al 20esimo giorno di sciopero), ci sia un imprenditore interessato.

Lo ha detto l'assessore regionale al lavoro dell'Emilia-Romagna, Vincenzo Colla, all'uscita dal tavolo in Regione con sindacati ed Evoca: "L'amministratore delegato ha dichiarato che c'è un imprenditore che ha fatto una manifestazione d'interesse e quindi c'è un confronto vero in atto. Mi si dice da parte loro che l'imprenditore è serio, che è un industriale, un imprenditore che vuole allargare la sua produzione - spiega Colla - Ho chiesto di avere un incontro con l'imprenditore e mi è stato comunicato in diretta che l'imprenditore è disponibile a incontrare la Regione". 

Top secret il nome dell'imprenditore, ma Colla spiega come non sia emiliano-romagnolo, abbia un fatturato superiore ai 100 milioni e diverse centinaia di lavoratori. "Stiamo parlando, se è così, di una cosa che ha una struttura. Detto questo - avverte l'assessore - io non ho elementi né per giudicare né per poter dire che è tutto a posto".

Resta l'intenzione del gruppo bergamasco di chiudere entro il 2022 la produzione nello stabilimento sull'Appennino bolognese. "Abbiamo aperto un nuovo cantiere", commenta Colla, quello della ricerca di "un imprenditore che abbia le condizioni di lavorare nel sito di Gaggio Montano, di fare una reindustrializzazione e di dare una risposta a tutti i lavoratori e alle lavoratrici".

Colla promette: "Se l'imprenditore è un imprenditore che vuole fare investimenti, in questa regione siamo abituati a trovare le soluzioni e ad accompagnare le persone serie che fanno investimenti, ovviamente guardando anche a tutto l'impatto sociale a cui noi dobbiamo dare una risposta".

Anche i sindacati, sottolinea l'assessore, "hanno manifestato la loro disponibilità ad aprire questa nuova fase. Lo dobbiamo a quel territorio, lo dobbiamo a quella gente che sta facendo un presidio costante là davanti".

Le tempistiche, auspica Colla, sono ristrette. L'incontro dovrebbe essere calendarizzato entro dieci giorni. "Appena avremo l'incontro con l'imprenditore, a quel punto se ci sono le condizioni avvieremo la formalizzazione di un confronto per arrivare a un accordo sindacale. I tempi abbiamo detto che li vogliamo molto ristretti. E quindi entro il 31 dicembre ci siamo impegnati a vedere se ci sono le condizioni per stringere e avere una risposta". 

I vertici dell’azienda hanno assicurato che l’incontro con il soggetto che ha manifestato l’interesse per acquisire il sito avverrà tra una decina di giorni e che, al fine di accompagnare la transizione all’acquisizione, è disponibile al confronto con i sindacati per concedere per altre 8 settimane gli ammortizzatori. “Gli strumenti necessari per gestire la transizione debbono essere pienamente utilizzati e Evoca deve fare la sua parte, agevolando e accompagnando la soluzione, affinché non si creino due percorsi paralleli e si rischi di rimanere in mezzo al guado”, ha ammonito l’assessore regionale. Il confronto è aggiornato a dopo l’incontro con l’imprenditore.

All’incontro, oltre alla Regione, erano presenti Sergio Lo Giudice per la Città Metropolitana di Bologna, Giuseppe Pucci, sindaco di Gaggio Montano, l’amministratore delegato di Saga Coffee e del Gruppo Evoca Andrea Zocchi, Confindustria Emilia-Romagna, i rappresentanti sindacali regionali e territoriali dei metalmeccanici di Cgil-Fiom e Fim Cisl, Uil regionali e di Bologna nonché le Rsu interne, rappresentanti dei lavoratori.

Bonaccini: "Il ministro Orlando incontrerà i lavoratori"

“Vogliamo la continuità produttiva di quel sito rimanga a Gaggio Montano - ha detto a margine dell’incontro il presidente della Regione, Stefano Bonaccini- perché è troppo importante per la montagna e ovviamente per le oltre duecento persone, in carne e ossa, le loro famiglie. Fondamentale trovare una soluzione per tutti i lavoratori. Vogliamo perciò un progetto industriale serio e per questo la Regione è pronta a fare la propria parte, anche in termini di accompagnamento, con gli strumenti legislativi a disposizione. E quindi se c'è una disponibilità nuova è importante conoscerla e valutarla. Questo è ciò che chiedono giustamente le rappresentanze sindacali, a nome di lavoratori e lavoratrici. Noi siamo pronti a fare a fare tutto il possibile”. "Ho sentito il ministro del Lavoro Orlando ieri sera - ha continuato Bonaccini -. Conferma che la prossima settimana sarà a incontrare i lavoratori al sito di Gaggio". 

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