Elezioni 2021 Bologna, Lepore non molla la cultura: "Da sindaco terrò la delega"

L’assessore Pd, al salotto di Patrizia Finucci Gallo, insiste sul tema sicurezza: "Chiamerò subito il procuratore Amato". La destra? "C’è chi farà il disgiunto per me"

Matteo Lepore con la salottiera Patrizia Finucci Gallo all’hotel Guercino

Matteo Lepore con la salottiera Patrizia Finucci Gallo all’hotel Guercino

Bologna, 28 settembre 2021 - Per Matteo Lepore sono arrivati anche i biscotti dedicati. Uno rosa, come la mascherina che indossa, uno verde che rappresenta l’ambiente e uno rosso, più pienotto, simbolo della cultura. E al salotto di Patrizia Finucci Gallo, all’hotel Guercino di via Serra, in Bolognina, il candidato sindaco di centrosinistra, assessore uscente alla Cultura, ha annunciato che trasformerà la città: "Dal museo per i ragazzi al Pilastro, al nuovo museo Morandi in via Azzo Gardino, fino al Modernissimo. Ci sarà una squadra che si occuperà di cultura e io penso che mi terrò la delega".

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Di fianco a un Guercino originale, che rappresenta San Sebastiano, Lepore non disdegna i voti di centrodestra ("sarò il sindaco di tutti"), chiede "riserbo e silenzio" per Roberto Grandi che ha fatto un passo indietro dopo le parole di Lorenzo Prodi e insiste sulla sicurezza. "Chiamerò subito il procuratore Giuseppe Amato" per risolvere il nodo piazza Verdi. "Gli chiederò di studiare delle misure affinché quelle persone, sempre le stesse, che suonano i bonghi di notte, vengano fermate in un modo o nell’altro".

La sua ricetta? "Non il manganello o le ronde, ma non voglio che di sicurezza si parli in modo ideologico. Me ne sono occupato, non seguendo i sondaggi, ma parlando con gli invisibili".Il dem ricorda che non c’è solo il problema della la zona universitaria e ricorda l’emergenza spaccio. Nessuna ironia o strumentalizzazione del caso Morisi, l’ex collaboratore di Matteo Salvini, "perché la tossicodipendenza riguarda tante persone. C’è il 12 per cento dei bolognesi che fa uso di droga...".

L’aspirante sindaco, insomma, insiste sui temi un tempo appannaggio della destra, e va oltre: "Sono preoccupato. La destra non sta facendo campagna elettorale, ma è interessata solo a chi prende più voti tra Lega e Fratelli d’Italia. Del resto io non vedo l’ora di fare il sindaco, a Fabio Battistini, invece, non brillano gli occhi".

E mentre Emily Clancy ed Elly Schlein chiamano alle urne ("andate a votare o la politica deciderà per voi"), Lepore si dice tranquillo: "Credo che l’astensione riguardi di più il centrodestra. E, anzi, è possibile che tra i loro elettori qualcuno farà il digiunto su di me. Voti che io non respingerò".

Infine, uno sguardo al futuro. "La nostra alleanza larga è anche un progetto politico. Sogno un partito laburista", dove diritti civili e sociali vanno di pari passo. E promette: "Se il ddl Zan si arenerà, finché c’è Bologna ci sarà speranza...". Nell’attesa, venerdì la chiusura della campagna elettorale in piazza Maggiore con Stefano Bonaccini, Elly Schlein e la presidente Pd Valentina Cuppi.  

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