Bologna Fc news, fiducia in Inzaghi ma serve l’aiuto di Saputo

Il mister non è in discussione, a gennaio pronti i rinforzi

Filippo Inzaghi (Ansa)

Filippo Inzaghi (Ansa)

Bologna, 18 settembre 2018 - A Casteldebole la dirigenza guarda in faccia la crisi: il Bologna chiede aiuto a Saputo e studia potenziali rinforzi in vista di gennaio. Impossibile non prendere atto che qualcosa non va, così nella giornata di ieri l’ad Claudio Fenucci, il diesse Riccardo Bigon e il club manager Marco Di Vaio si sono ritrovati al centro tecnico per studiare contromisure e possibili soluzioni. Tra queste non figura certo il cambio di allenatore. Non per il momento, almeno e fino a quando la squadra non mostrerà un encefalogramma piatto, cosa che non è stata riscontrata. Bigon si è schierato con il tecnico fin dall’immediato dopopartita di Genova, spiegando che solo unione, compattezza e continuità nel lavoro possono rappresentare la via d’uscita soluzione al momento no.

Joey Saputo
Joey Saputo

Il giorno dopo, a mente fredda, da Casteldebole il concetto è stato ribadito con forza, per mettere a tacere le voci circolate nell’ambiente del calcio su potenziali successori di SuperPippo: da Nicola a Guidolin, fino a Oddo, che sono andati ad aggiungersi a Prandelli, in tribuna a Genova assieme a Bortolazzi (collaboratore di Donadoni, ancora sotto contratto con i rossoblù). Confronto in vista con Saputo, annunciato di ritorno sotto le Due Torri entro fine mese. Il patron deve stabilire il budget per il prossimo triennio. Il dialogo è cominciato. Nelle ultime due estati il Bologna ha condotto un mercato quasi in pareggio tra entrate e uscite e la dirigenza, Fenucci in testa, è intenzionata a chiarire che senza un nuovo ciclo di investimenti sul mercato (dopo i circa 50 milioni spesi nell’estate della promozione) sarà complicato alzare l’asticella e pensare a qualcosa in più di una (sofferta) salvezza. Il confronto sul momento e sulle prospettive passerà quindi anche da Saputo.

Il Bologna non ha intenzione di scaricare Inzaghi e resta al fianco dell’allenatore, al quale non sarà rinnovata la fiducia per il semplice fatto che la fiducia non è mai venuta meno. Con il tecnico ci sarà però un confronto nella giornata di oggi per assicurare la possibilità di intervenire sul mercato a gennaio, qualora i difetti evidenziati in questo inizio di stagione dovessero rivelarsi incorreggibili. Sotto la lente di ingrandimento c’è soprattutto la linea mediana, quella che in estate era considerata il punto di forza strutturale del Bologna: non a caso il reparto meno toccato dalla rivoluzione con le riconferme di Pulgar, Dzemaili, Poli, Donsah, Nagy. Pulgar fatica a confermarsi, Dzemaili è il lontano parente di quello ammirato due stagioni fa, Donsah è in infermeria e il risultato è che la squadra in campo fatica a ribaltare l’azione e a mettere gli attaccanti in condizione di concludere. Al vaglio le contromosse: nelle prossime ore si valuterà se passare al 4-4-2, complice l’assenza di Pulgar, scelta che potrebbe offrire una chance a Orsolini e Krejcì, risorse sfruttate poco o nulla fin qui.

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