Politica, troppi quattrini molte tentazioni

La lettera

Bologna, 27 febbraio 2018 - Ho trovato un appunto sul quale annotavo un articolo del ‘Carlino’ (ottobre 2015) in cui si evidenziava che nel 1948 il presidente della Repubblica, De Nicola, rinunciò alla retribuzione di 12 milioni e si fece rivoltare il cappotto consumato. Quanti dei candidati odierni saranno disposti a rinunciare a benefici e vitalizi? Ci sono candidati onesti che pensano al bene del Paese? Umberto Ercoli, Fermo

risponde Beppe Boni, condirettore de Il Resto del Carlino

Sarebbe un errore fare di ogni erba un fascio e dare una patente negativa a tutti coloro che sono eletti in Parlamento. Come in tutte le famiglie ci sono onesti e disonesti. Certo è che chi entra in politica fa poi fatica a rinunciare a privilegi e benefit. Nella Prima Repubblica molti hanno rubato, ma personaggi come Enrico De Nicola restano un esempio di rettitudine. La politica è una montagna in movimento dove, anche per necessità, circolano troppi quattrini. E molti cedono alle tentazioni. Si è visto cosa è successo perfino nella Margherita, nella Lega Nord di Bossi e oggi nell’universo grillino dove lo scandalo dei rimborsi travolge il Movimento. Poi ci si chiede perchè i cittadini perdono fiducia e disertano le urne. beppe.boni@ilcarlino.net

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