Maggioranza in crisi, Lepore: "I Verdi dicano se vogliono restare in questa coalizione"

Il sindaco di Bologna: "Nessuna censura e nessuna espulsione dal Consiglio. Ma c’è un problema politico, loro non hanno votato il bilancio. Adesso serve un tavolo con tutte le forze che sostengono la giunta"

Matteo Lepore sindaco di Bologna e della Città Metropolitana (Roberto Serra / Iguana)

Matteo Lepore sindaco di Bologna e della Città Metropolitana (Roberto Serra / Iguana)

Bologna, 11 gennaio 2023 – Nessuna censura ("non è nella mia indole"), ma un problema politico bello grosso, quello sì. Dopo due giorni di burrasca nella maggioranza di centrosinistra, il sindaco Matteo Lepore mette i puntini sulle ’i’ in merito al rapporto con i Verdi a Palazzo d’Accursio. E non solo.

Sindaco, sono i Verdi a essere usciti dalla maggioranza o è stato lei a metterli alla porta?

"Qui nessuno ha cacciato nessuno, e nessuno è stato espulso dal Consiglio comunale. Mi sono limitato a prendere atto di una posizione politica di Celli e dei Verdi bolognesi".

Ovvero?

"È dalla fine dello scorso dicembre che non hanno ancora spiegato perché non hanno votato il bilancio del Comune né quello della Città metropolitana, compresi i documenti collegati. Se una giunta non approva il bilancio, un sindaco cade. E se una forza di governo non vota il bilancio proposto dalla coalizione significa che non si riconosce in quella maggioranza".

Però lo strappo è avvenuto dopo le parole di Celli contro ‘la censura’ del film anti-Ucraina.

"Vorrei ristabilire per un secondo la verità, visto che ‘censura’ è una parola che non mi appartiene. Semplicemente trovo inaccettabile fare propaganda contro l’Ucraina utlizzando gli spazi di una casa di quartiere, e questo lo abbiamo detto chiaramente agli organizzatori della serata. Con i soldi dei cittadini, senza pagare le tasse, sfruttando l’immagine del Comune, si promuovono film dove si dice che gli ucraini sono nazisti e si legittima l’invasione russa. Questo lo ritengo inaccettabile ed è una cosa molto diversa dalla censura".

Ma di censura ha parlato Celli in aula...

"Il titolo della sua dichiarazione in Consiglio era una chiara presa di posizione contro giunta e amministrazione, l’ultimo di una serie di comportamenti di rottura, a partire dalle proteste per il taglio degli alberi o per il progetto delle Besta. Ho voluto dare uno stop: è giusto che gli elettori sappiano che c’è un problema politico, relativo alle tematiche ambientali. Che va oltre Celli, per il quale ho simpatia, e che in realtà riguarda i Verdi bolognesi".

Che tipo di problema?

"Vogliono stare in questa maggioranza, condividono gli obiettivi che ci siamo dati oppure no? Il loro comportamento mi fa pensare di no. Con loro c’è un grande problema di comunicazione: sono assenti, sfuggono al confronto, non partecipano alle riunioni di maggioranza. Insomma, li troviamo solo sui giornali o incatenati agli alberi. Governare significa farsi carico delle contraddizioni e delle scelte: dobbiamo dimostrare alla città e al resto d’Italia che siamo in grado di tenere assieme le necessità sociali con le trasformazioni ambientali. Contemplare la città sperando così di salvare il picchio che sta sull’albero è un errore".

Ci sono margini per ricucire?

"La mia porta è sempre aperta. Ho apprezzato le parole di Bonelli, che ha preso le distanze dalla propaganda putiniana. Non l’ho sentito personalmente, ma vorrei che si facesse un tavolo allargato con tutte le forze di coalizione, un confronto politico. Finora i Verdi si sono fatti trovare più in piazza che in Consiglio".

È già un tagliando di metà mandato?

"No, quello lo faremo più avanti. Qui siamo proprio ai preliminari. Però se i Verdi non riescono a trovare una sintesi sulle Besta, un progetto che dota un quartiere popolare come il San Donato di scuole nuove, come si fa trovare una sintesi in Regione sulla mobilità? Silvia Zamboni dice che problemi non ce ne sono in viale Aldo Moro. Ma allora mi chiedo: la Cispadana è meno impattante in termini ambientali di un gruppo di alberi e di una nuova scuola al San Donato?".

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