Risultati elezioni Emilia Romagna a Bologna. Bonaccini vince e ferma la Lega

Dati definitivi in provincia: il governatore uscente al 59,6%, Lucia Borgonzoni al 35,7%, Benini al 3,1%

Festa in casa Pd: la Regione è ancora rossa (foto Schicchi)

Festa in casa Pd: la Regione è ancora rossa (foto Schicchi)

Bologna, 26 gennaio 2020 - Con le elezioni dell'Emilia Romagna 2020 vinte abbondantemente da Stefano Bonaccini, anche la provincia di Bologna si conferma roccaforte del centrosinistra e del presidente riconfermato. Secondo i dati definitivi del Viminale, Bonaccini ha stravinto col 59,6%, mentre la Borgonzoni ha ottenuto il 35,7%. Benini (M5s) si è fermato al 3,1%. La coalizione di centrosinistra si è imposta col 55,9%, mentre il centrodestra si è attestato al 37,3%. Il Pd è il primo partito col 39,3%, la Lega insegue col 24,1%.     

La vittoria del centrosinistra è stata festeggiata anche da Gianni Morandi che sui social ha postato una foto di sardine, in riferimento al movimento politico, nato, durante questa campagna elettorale, per opporsi alla Lega e a Matteo Salvini.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Qui Pd

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"Un risultato molto importate. Si è caratterizzato la campagna elettorale nascondendo la candidata che avrebbe dovuto essere la mia rivale, noi abbiamo continuato a parlare di come migliorare l'Emilia Romagna. Abbiamo vinto, Abbiamo parlato di argomenti che avrebbero dovuto interessare i cittadini a fronte di una campagna spettacolarizzata. Gli emiliano-romagnoli non gradiscono che tu vieni a suonare ai nostri campanelli", sono le prime parole di Stefano Bonaccini. "Lunedì sera grande festa in piazza Grande a Modena: abbiamo cominciato a Bologna, permettetemi di festeggiare vicno a casa mia, a Modena". Poco dopo, scoppia la festa con cori e sfottò (video): l'Emilia Romagna è rimasta rossa, l'onore è salvo.

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Nella sede del Pd poco prima dell'una arriva anche il padre di Lucia Borgonzoni. Il primo a rompere gli indugi è il segretario del Pd, Stefano Zingaretti:  "Grazie a Stefano Bonaccini che ha condotto una battaglia elettorale da grande combattente - è il sorridente commento da Roma -. Sono felice per il suo risultato. Dobbiamo dire un immenso grazie al movimento delle Sardine che ha aiutato la democrazia italiana a essere più solida. Vederemo i risultati definiti, ma sono contento per gli emiliano-romagnoli che continueranno ad avere un grande presidente". A mezzanotte e mezza sul palco di via Domenico Cimarosa a Bologna, che finora era rimasto inviolato, sale Andrea Rossi, coordinatore della campagna elettorale di Bonaccini: "Il presidente tra un’ora sarà al comitato - interviene -, ma al momento possiamo dire che c’è un cauto ma sano ottimismo. Il dato che stiamo registrando è positivo, sicuramente per la partecipazione. Questa terra che si è dimostrata ancora oggi libera e civile, ha dato un grande esempio al nostro Paese". Poi è il turno di Virginio Merola (guarda il video): "Si conferma che siamo una grande città. Stavolta era molto importante partecipare e Bologna ha dato un bel colpo alla vittoria di Bonaccini che - aggiunge - ha avuto un grande merito, ha fatto la differenza, il centro sinistra si conferma la coalizione principale. Abbiamo fermato Salvini".

Qui Lega

"Mi dispiace vedere che Bonaccini non ha perso occasione anche stasera di attaccarmi e screditarmi. Continueremo a dare risposte ai problemi della regione, problemi ai quali la gente chiede risposte dalla Lega. E' stato comunque un grande risultato, per la prima volta questa regione è stata contendibile", è il breve commento di Lucia Borgonzoni che parla brevemente pochi minuti prima delle 2.

A mezzanotte e 12 minuti parla Matteo Salvini (video) all'hotel Centergross dove la Lega ha stabilito la propria sede per la nottata elettorale. "Innanzitutto grazie a chi si è preso la briga di andare a votare - ha esordito -: la cavalcata che ho fatto in Emilia Romagna è stata emozionate e stancante come poche altre volte. Sono orgoglioso di avere incontrato tante persone. Per me è un'emozione che, per la prima vota dopo 70 anni, ci sia stata una partita. Per questo, ringrazio Lucia Borgonzoni. Chiunque vincerà, si chiami Lucia o si chiami Stefano, se l'è meritato. Il popolo, quando vota, ha sempre ragione. Sia che saremo al governo sia che saremo all'opposizione - continua il leader della Lega - confermeremo tutto quello che abbiamo detto in campagna elettorale. Che la Lega possa ambiare a essere il primo partito sia in Emilia Romagna sia in Calabria è un'emozione incredibile. Sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto: se perdiamo sono felice, se vinciamo naturalmente di più. Se perdiamo lavoreremo il doppio. Un dato salta all'occhio: il M5s sostanzialmente scompare, a Roma qualcosa cambierà".

Affluenza alle 23

I bolognesi si sono recati alle urne di buon mattino (FOTO). Alle 23, alla chiusura dei seggi, hanno votato 212.490 cittadini, pari al 69,8% degli aventi diritto (il dato regionale è più basso: 67,68%). L'affluenza alle 19 era stata del 61,88% (più alta del dato regionale ferma al 58,82%). Alle 12 aveva votato il 24,97%.

La sfida

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La sfida è tra il presidente uscente, Stefano Bonaccini, candidato del centrosinistra sostenuto da sei liste (Pd, +Europa, che raccoglie anche Pri e Psi, Volt Emilia-Romagna, Emilia-Romagna Coraggiosa, Europa Verde e la lista civica Bonaccini Presidente), Lucia Borgonzoni, portabandiera del centrodestra (Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia, Popolo della Famiglia- Cambiamo! Insieme per l’Emilia Romagna, i Giovani per l'Ambiente e la civica Borgonzoni Presidente), Simone Benini (Movimento 5 stelle), Stefano Lugli (L'Altra Emilia-Romagna), Marta Collot (Potere al Popolo), Laura Bergamini (Partito Comunista) e Domenico Battaglia (Movimento 3V-Vaccini Vogliamo Verità).

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Ma il voto di oggi è significativo anche per gli equilibri che determinerà a livello amministrativo. Nel 2021 si vota infatti a Bologna e un eventuale successo di Borgonzoni sarebbe una slavina in casa Pd: l’ex ministro centrista Gian Luca Galletti sta alla finestra. Lui e Pier Ferdinando Casini, ma anche la renziana sindaca di San Lazzaro Isabella Conti, hanno seguito con attenzione le sorti di Bonaccini e della lista civica che lo sostiene. L’altra sera al brindisi organizzato dall’ex direttore della Reggia di Caserta Mauro Felicori (capolista bolognese proprio per questa lista) c’era anche il papà di Lucia Borgonzoni. Sul piatto ci sono tre grandi temi bolognesi in questa elezione: la sanità, con il ruolo dei grandi ospedali bolognesi; il tram, che la giunta Merola ha lanciato, ma il centrodestra vuole stoppare; infine il Passante, l’allargamento cioè di autostrada e tangenziale di cui da decenni si parla, a cui Borgonzoni è nettamente contraria.

Tra i votanti c'era anche la candidata per il centrodestra al Lucia Borgonzoni (video) che ha votato intorno alle 12.15 circa alla scuola De Amicis di Bologna (mentre il suo avversario Stefano Bonaccini si è recato alle urne alle 11 a Campogalliano). Si è presentata al seggio elettorale delle scuole De Amicis di via Montebello (sezione 49) alle 12.15, con il sorriso che la contraddistingue e che ha mostrato per tutta la corsa alle Regionali. Borgonzoni ha votato questa mattina tra saluti con gli elettori, abbracci e gli immancabili selfie. 

Davanti a un plotone di giornalisti e a tanti cittadini che, incuriositi, le hanno rivolto qualche domanda, ha espresso la propria preferenza lasciandosi andare anche a qualche battuta: “Speriamo che da domani mi torni la voce”. “Mi auguro soprattutto che tanti cittadini vadano a votare - puntualizza la senatrice della Lega -: la partecipazione alle urne sarebbe la prima vittoria”.

E a chi gli chiede se è pronta, in caso di vittoria, ad amministrare la Regione, Borgonzoni risponde così: “Prontissima - sottolinea -: in questa campagna elettorale ci sono stati attacchi beceri nei miei confronti, anche solo perché donna, invece che parlare davvero dei problemi dell’Emilia-Romagna e di come risolverli. Io mi sento pronta e preparata e non ho paura”. “Scusi lei è venuta a votare Bonaccini?”, ironizza senza polemiche un elettore. “Già il fatto di trovarci, oggi, di fronte a un elezioni mai così incetta e contendibile per il centrodestra, è un primo passo - aggiunge la candidata -. Noi siamo una squadra, ci abbiamo messo la faccia, a differenza del Pd e di tutti coloro che non si sono fatti vedere. Come gli assessori della giunta uscente: sono stati messi in un cassettino? Sento davvero aria di cambiamento e oggi possiamo fare la storia”.

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