Bar la serie, la serie web con tre attori bolognesi con tanto successo

E' ideata da Eugenio Maria Bortolini, Andrea Santonastaso e Lorenzo Ansaloni. Ma ci sono anche molti ospiti

Eugenio Maria Bortolini,  Andrea Santonastaso  e Lorenzo Ansaloni

Eugenio Maria Bortolini, Andrea Santonastaso e Lorenzo Ansaloni

Bologna, 10 febbraio 2018 - Dei ‘quattro amici al bar’ cantati da Gino Paoli ne sono rimasti tre, e continuano a trascorrere le loro giornate discutendo della vacuità della vita. Sorseggiando una tazzina di caffè. Unica, straniante novità, una GoPro, la piccola telecamera usata dagli sportivi che le indossano sui caschi, che campeggia al centro del tavolo e che rappresenta proprio il quarto amico.

Qui, tra le pareti confortevoli del Caffè dell’Accademia in via Guerrazzi, va in scena la serie web, B.A.R, ideata e interpretata da tre attori bolognesi Eugenio Maria Bortolini, Andrea Santonastaso e Lorenzo Ansaloni, che è diventa uno dei fenomeni virali più seguiti della rete.

Bortolini, avete fatto delle chiacchiere da bar un piccolo fenomeno mediatico. «Noi ci limitiamo a registrare una giornata qualsiasi, ordinaria quotidianità che gravita intorno al rito antichissimo del caffè, a quel momento di sospensione temporale nel quale le parole in libertà ti riconciliano con il mondo. Cosa c’è di meglio di qualche minuto trascorso con gli amici di sempre, quasi al riparo da tutto quello che succede fuori?».

Siete tre amici più uno. «Certo, la piccola telecamera intorno alla quale gravita la storia è parte essenziale del cast, come lo siamo noi: non si limita a riprendere, ma è dentro la storia, non serve solo a raccogliere le nostre testimonianze ma ci condiziona, dialoghiamo con lei, scandisce il tempo delle nostre battute, ne influenza lo sviluppo. È il mezzo che si fa messaggio».

Come la rete? «Essere sul web ha significato per chi come noi non è più giovanissimo, accettare e provare a utilizzare la complessità del moderno, che, per un fatto generazionale, certo non ci appartiene. Noi veniamo da una comicità tradizionale, con tempi più dilatati. Qui tutto è concentrato nei tre minuti (massimo cinque) della puntata. E le regole del web ci dicono che l’attenzione dello spettatore va catalizzata nei primi 30 secondi, altrimenti cambia oggetto di interesse. Questo comporta una recitazione serrata, le battute devono incastrarsi, è come se tre minuti valessero un’ora di racconto di un decennio fa».

Quindi niente improvvisazione. «Assolutamente. La sceneggiatura deve essere studiata in ogni dettaglio e riprodotta meticolosamente, non c’è spazio per l’improvvisazione. Noi tre lavoriamo insieme da molto tempo e l’intesa, anche sulla scrittura, è perfetta» Poi ci sono gli ospiti «Come in ogni bar che si rispetti, anche dal nostro passano tanti amici che si fermano per condividere il rito del caffè e concedersi una pausa, fatto ormai rarissimo, perché anche bere una tazzina è una azione quasi meccanica, da completare in pochi secondi. I nostri avventori, invece, si riprendono il piacere di stare insieme, anche se per pochi minuti».

Chi è passato a trovarvi? «Tantissimi, e quello che più ci onora è che sono loro a cercarci perché hanno visto la serie sul web. La prossima settimana avremo Vito, sono passati Emanuele Montagna, Malandrino e Veronica, Pippo Santonastaso, Eraldo Turra, Giorgio Comaschi, Anastasia Kuzmina di Ballando con le stelle e tanti altri».

In quanti vi seguono? «Ogni puntata, pubblicata il venerdì sulla pagina Facebook BAR la serie, viene vista da oltre 35mila persone. Senza aver fatto alcun genere di pubblicità. E questo successo potrebbe presto portare il nostro format in televisione».

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