Maietta, Bologna da collezione. "Esce rafforzato dall’Inter. Se supera l’esame Empoli, la Champions è più vicina”

Il doppio ex è diventato un appassionato di arte: "Zirkzee è un pezzo unico. Senza di lui è dura, ma per i compagni questa può essere una motivazione"

Domenico Maietta, 41 anni: dal 2014 al 2018 al Bologna, ha chiuso la carriera a Empoli

Domenico Maietta, 41 anni: dal 2014 al 2018 al Bologna, ha chiuso la carriera a Empoli

Bologna, 13 marzo 2024 – "È un Bologna da collezione". Parola di Domenico, ‘Mimmo’ Maietta, un doppio ex della prossima sfida tra Empoli e Bologna, uno che di collezionismo ne ha fatto una passione dopo aver appeso le scarpette al chiodo. Collezionismo legato al calcio e ai colori rossoblù: "È un argomento che mi appassiona e che ho iniziato a coltivare grazie all’amico bolognese Luciano Brigoli. Ho un pallone del 1934, delle scarpe da calcio del 1941 e soprattutto la maglia della Coppa Italia di Bulgarelli e una di Savoldi. Ora sto cercando qualcosa dello scudetto del ‘64. Vedremo quello che si riuscirà a fare".

Lo vorrebbe per celebrare un’altra perla: "Il Bologna in Champions. Sarebbe fantastico e fin qui meritatissimo. Perché in ambito nazionale si parla di favola e sogno, ma chi conosce bene Bologna sa che da un anno e mezzo a questa parte il Bologna, con Thiago, è diventato a una realtà grazie a un percorso di crescita. Non è una favola, è semplicemente favoloso".

Maietta, il Bologna ha perso con l’Inter e ha perso Zirkzee. Teme il contraccolpo?

"E’ una possibilità, una faccia della medaglia. Ma ce n’è una seconda in cui credo di più: il Bologna ha fatto una grande partita con l’Inter. Ha perso, ok, ma giocando alla pari e meritando almeno il pari con una squadra che ne sta dando 3 o 4 a tutti. In più in una giornata negativa in termini di risultato, con i pareggi di Roma, Fiorentina, Atalanta, Juventus, Napoli e il ko della Lazio la classifica non si è praticamente mossa e manca una giornata in meno. Il Bologna potrebbe anche uscire rafforzato nelle convinzioni dall’ultimo turno. E’ quello che mi auguro".

Bisogna vincere a Empoli, dove non si è mai vinto.

"La storia ha un peso. Se il Bologna passa ad Empoli non dico che la strada poi sia in discesa, ma potrebbe trovare la convinzione per l’ultimo sforzo. Le grandi non perdono punti con le piccole e ora giocare su campi di squadre invischiate nella lotta salvezza è l’esame di maturità peggiore che ti possa capitare, un altro snodo di una stagione fantastica fin qui. Scalate le montagne con Milan, Fiorentina, Lazio, Atalanta e Inter, è qui che non si deve perdere il passo e fermarsi a rifiatare".

Per di più senza Zirkzee.

"A proposito di collezione: pezzo unico. Che potesse capitare uno stop prima o poi andava messo in preventivo. Di certo arriva in un momento delicato. Ma ho una speranza".

Quale?

"Da ex giocatore esperto di problemi muscolari, dico che potrebbe recuperare prima delle 4 settimane previste. Dipende se lo stiramento coinvolge fibre verticali o orizzontali, dal fisico di Joshua. Io comunque la speranza di rivederlo dopo la sosta a Frosinone o al massimo a Monza me la tengo".

Fino ad allora?

"Fiducia in Odgaard e Castro. Le alternative ora le hai e Thiago coinvolge tutti. Ma dovranno dimostrare di essere pronti a caricarsi la squadra sulle spalle, perché un conto è subentrare, un altro giocare con responsabilità dall’inizio: non chiediamo loro la luna e non carichiamoli di eccessive responsabilità: solo così la luna potranno regalarcela, anche perché la batteria davanti è completa: da Orsolini a Saelemaekers fino a Ndoye, qualità per trovare i gol ne hai. Ma a loro dico: avete un’occasione, prendetevi il Bologna. Ma resto convinto che perdendo Zirkzee i più imprescindibili saranno gli altri che compongono l’asse centrale della squadra di Motta".

Chi?

"Freuler, e Beukema. L’olandese non è mai eclatante, legge le situazioni prima e guida la difesa. Lucumi e Calafiori sono straordinari, Beukema di più: almeno per me, da ex difensore".

Bologna da Champions?

"Ci credo e faccio il tifo per loro. Ai ragazzi dico di farlo anche per mio figlio, che fa un tifo sfegatato per questo grande Bologna".

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