Pagliuca Bologna: "Povero Radu. Ma che rossoblù"

Il grande ex commenta la vittoria sull’Inter: "Sull’errore del portiere hanno colpa anche i compagni. I rossoblù possono arrivare decimi"

L'ex portiere rossoblù, Gianluca Pagliuca

L'ex portiere rossoblù, Gianluca Pagliuca

Bologna, 29 aprile 2022 - Gianluca Pagliuca, ha visto che Bologna contro l’Inter?

"Grande cuore, grande difesa e un grandissimo Arnautovic. Tutti bravi e li ringrazio perché mi hanno fatto un regalo: adesso non toccherà più andare indietro di vent’anni per ricordare l’ultimo Bologna che aveva battuto l’Inter. Vi ricordo che in quel 2-1 io c’ero".

Chi non si dimenticherà mai la notte del Dall’Ara è il povero Radu.

"Radu ha sbagliato in modo vistoso e agli occhi dei tifosi nerazzurri, se le cose dovessero andar male, rischia di passare alla storia per quello che ha fatto perdere uno scudetto all’Inter. Ma i suoi compagni non l’hanno certo aiutato: con quella rimessa laterale è come se l’avessero messo in galera".

Ci spieghi il punto di vista del portiere.

"Perisic non doveva indirizzare il fallo laterale verso il portiere. Capisco che sulla traiettoria c’era De Vrji, ma chi fa la rimessa laterale deve calcolare che in quella direzione c’è anche la porta. A quel punto Radu liscia il pallone e fa la frittata: ma a monte c’è una mancanza di lucidità da parte dei compagni".

Un ex portiere difende sempre un portiere.

"Non è una difesa della categoria: se giochi in porta certi errori li devi mettere in conto. A me per fortuna non è mai successo di sbagliare in modo così clamoroso ma ho visto che lo stesso errore di Radu nell’ultimo weekend di B lo hanno fatto Buffon col Parma e Di Gregorio col Monza. Questo giro palla che parte dal basso sta diventando un’esasperazione".

Lo sa bene anche Skorupski, che però con l’Inter è stato uno dei grandi protagonisti. Zero colpe sul gol di Perisic?

"Perisic tira una sassata, può essere che Skorupski fosse coperto e non veda partire il tiro: ma in definitiva il portiere non ha colpe. Invece gli dico bravo perché in due-tre uscite basse, sui palloni insidiosi che arrivavano dalle fasce, è stato decisivo".

E poi c’è super Arnautovic.

"Fortissimo. E a me è piaciuto anche Barrow, che non punta la porta ma ha fatto un lavoro di grande sacrificio".

I più bravi di tutti?

"Soumaoro e Medel. Quando l’Inter buttava palloni centralmente non hanno fatto passare nemmeno uno spillo. E anche Theate nel secondo tempo ha fatto un partitone".

Un gruppo che pareva avere le pile scariche si è rigenerato con il tecnico in ospedale.

"Questo vuol dire che siamo di fronte a un grande gruppo. Bravo Sinisa: mi ha commosso vedere il saluto dei suoi ragazzi sotto la stanza dell’ospedale. Bravi i calciatori. E bravi i componenti dello staff. Un mese fa era impensabile raccogliere 5 punti tra Milan, Juventus e Inter. E avrebbero potuto tranquillamente essere 7: nessuno mi leva dalla testa che con Medel in campo fino alla fine a Torino non si sarebbe perso".

Improvvisamente la colonna sinistra dista solo 4 punti: anche se la concorrenza è agguerrita.

"Tra Sassuolo, Torino, Udinese e Bologna è una bella lotta. Il Bologna insegue, ma se gioca con questo spirito nulla è impossibile, nemmeno la chance di fare risultato a Roma. Occhio, perché i giallorossi avranno gli strascichi della gara col Leicester...".

Tornando a Bologna-Inter: per i nerazzurri il Dall’Ara sarà fatale?

"Di sicuro pesa, sul morale e sulla classifica. Se sono Zhang e perdo lo scudetto per i punti lasciati in questo modo impazzisco. Però l’altra sera nelle file dell’Inter ho visto troppo nervosismo. Penso a Barella: se aspiri a diventare il capitano non puoi reagire a una sostituzione in quel modo. E non mi è piaciuto nemmeno Handanovic, che in campo non è andato subito a incoraggiare Radu".

 

 

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