Bologna Fc, Riccardo Orsolini: "Ho voglia di imparare, darò tutto" / FOTO

Il giocatore mancino arriva dall'Atalanta ed è di proprietà della Juventus

Riccardo Orsolini (foto Schicchi)

Riccardo Orsolini (foto Schicchi)

Bologna, 2 febbraio 2018 - “Sono un esterno d'attacco che ha corsa nelle gambe e a cui piace giocare sulla destra per poi accentrarmi e fare la mia giocata. Cercherò di dare il massimo sperando che questo dia i suoi frutti in campo”. Sono queste le credenziali con cui si presenta il mancino Riccardo Orsolini l'ultimo acquisto del mercato invernale del Bologna. Il calciatore ascolano che ha scelto di giocare con la maglia numero 8 perchè “tra quelli rimasti disponibili era quello che mi piaceva di più”, arriva in prestito dalla Juventus fino a giugno 2019 con diritto di riscatto e controriscatto a favore dei bianconeri (FOTO).

“Ci ho tenuto - ha spiegato il ds Riccardo Bigon - che il prestito fosse di due stagioni perchè cerchiamo di guardare al futuro. E' importante anche - aggiunge - la possibilità a fine prestito di farlo diventare giocatore nostro non solo per il tesseramento ma anche per la proprietà del cartellino”. Nel curriculum del giovane ascolano classe '97, oltre al titolo di capocannoniere agli ultimi Mondiali Under 20, figurano anche 41 presenze, condite con 8 reti, in serie B con l'Ascoli, e 8 spezzoni di gara nell'Atalanta, dove ha iniziato in prestito la prima stagione di serie A: “Tra la massima categoria e la cadetteria- spiega il neo acquisto rossoblù- c'è una differenza incredibile che ho notato subito. Nel primo periodo ho fatto fatica ad abituarmi ai nuovi ritmi”.

Poi, però, lo spazio ritagliato è rimasto comunque poco: “A Bergamo - rivela - mi son trovato bene. E' un ambiente nel quale si stava bene e si faceva bene calcio e ringrazio l'Atalanta per avermi fatto esordire in serie A che era uno dei miei obiettivi. L'unico problema era che non trovavo spazio”. I motivi del poco utilizzo, Orsolini, fatica però a catalogarli: “Non so- prova a rispondere- ci sono tanti fattori. Il modulo- ne elimina uno- non è stata la questione per la quale ho giocato poco e faccio mea culpa. Davanti- lancia poi un'ipotesi verosimile- avevo Ilicic che sta facendo una grande annata”. Lui sicuramente deve ancora crescere tanto e vuole farlo a Bologna: “Non voglio chiamare questa avventura un riscatto, ma un nuovo punto di partenza. Ad inizio mercato ho saputo dell'interessamento del Bologna ed ho subito gradito la destinazione. Da allora ho cominciato a seguire le partite ed ho visto una bella squadra e sono contento di essere arrivato qui. Il campo sarà il mio giudice”. Al termine del periodo di prestito, quando Bologna e Juventus potrebbero contendersi il suo cartellino, invece non pensa: “Guardo al presente e a quello che posso fare con la maglia del Bologna, poi i conti si faranno alla fine. Io devo apprendere parecchie cose e penso di dover migliorare tanti aspetti sia caratteriali che tecnici, sopratutto in fase difensiva.

Sarà il mister ad aiutarmi a crescere”. Mister Donadoni con cui ha già avuto modo di parlare: “Mi è subito sembrata una persona disponibile. Io- ribadisce Orsolini- sono venuto qui con la voglia di imparare e credo lui possa essere la persona giusta per farmi crescere”. Tra le nuove conoscenze Orsolini può aggiungere anche il concittadino Mattia Destro: “Ho avuto modo di conoscere Mattia- dice- e c'è stato subito il feeling che c'è tra conterranei”. Ad Ascoli dove è nato e cresciuto umanamente e calcisticamente il numero 8 rossoblù ha lasciato il cuore, ma “arrivi ad un punto- spiega- in cui devi giocarti le tue chance per arrivare a grandi livelli. Quando mi sono diplomato- aggiunge un aneddoto- giocavo già in serie B ed il mio esaminatore era di San Benedetto con cui c'è rivalità sportiva”. Orsolini fu più forte di quella rivalità, adesso dovrà essere forte per reggere la concorrenza e l'urto con la serie A. 

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