E Barrow ‘dirige’ la banda dei giovanissimi

L’allenatore ha convocato anche Amey, centrale del 2005, e Annan, terzino del 2002 per l’emergenza in difesa

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Uno su mille ce la fa. Musa Barrow, per esempio, ce l’ha fatta, facendo partire la sua scalata proprio dall’Atalanta, il club che da Banjul, in Gambia, lo ha portato sul palcoscenico più importante del calcio italiano. E’ come se nella notte in cui torna nella sua Bergamo Musa simbolicamente prendesse per mano i piccoli carneadi della difesa che Mihajlovic è stato costretto a convocare per tamponare l’emorragia di indisponibili in difesa.

Il nome più ad effetto, non foss’altro che per i numeri della sua carta d’identità, è quello di Wisdom Amey, difensore originario del Togo, ma con i natali a Bassano del Grappa e la doppia nazionalità. Il bello sta nell’età: essendo nato l’11 agosto 2015 Amey ha solo 15 anni.

Dovesse calcare il campo ("domani lo metto quando stiamo 3-0 per noi", diceva ieri Mihajlovic col sorriso) diventerebbe il più giovane debuttante nella storia del Bologna.

Amey è stato prelevato due estati fa dal Vicenza e da allora ha sempre giocato ‘sotto età’, ovvero in una squadra in cui la classe di età era superiore alla sua.

Succede così anche nell’Under 17 di Vigiani, dove Amey gioca in pianta stabile. Nella Primavera di Zauri, però, non ha mai collezionato una presenza: doppio carpiato.

In panchina Sinisa ha convocato anche il 2002 Ebenezer Annan, terzino sinistro arruolato a Casteldebole la scorsa estate, è ghanese ha un fisico statuario e fino a un anno fa viveva con la famiglia a Parma. In mezzo a cotanta gioventù il difensore marocchino Omar Khailoti, classe 2001, è quasi un veterano, avendo giocato uno spezzone di partita lo scorso 5 dicembre al Meazza con l’Inter, nel giorno del 3-1 per la squadra di Conte.

Il resto è una mezza rivoluzione. Rispetto alla sfida di mercoledì notte col Torino rischiano di essere sei i volti nuovi nell’undici titolare: De Silvestri e Antov in difesa, Schouten e Svanberg a centrocampo, Skov Olsen e Palacio in attacco. In difesa bulgaro potrebbe far coppia con Soumaoro, lasciando le fasce a De Silvestri e Mbaye. A centrocampo Schouten-Svanberg coppia obbligata. In attacco Sansone, ha fatto sapere ieri il club, si è arreso a una contusione. Ergo: Barrow riportato a sinistra e Palacio centravanti con Skov Olsen che può panchinare Orsolini. Vista la carenza di esterni di difesa esiste però anche un piano B e prevede l’accantonamento del 4-2-3-1 classico e il varo di una difesa a tre, con la veste del 3-4-1-2. Una sola volta in stagione Mihajlovic ha iniziato la partita con i tre difensori: lo scorso 5 dicembre al Meazza con l’Inter.

m. v.

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