Virtus-Fortitudo 81-60, il derby sorride alle Vnere / FOTO

Memorial Porelli, Punter e Hasbrouck migliori realizzatori con 20 punti

La Virtus vince il derby contro la Fortitudo (foto Schicchi)

La Virtus vince il derby contro la Fortitudo (foto Schicchi)

Bologna, 15 settembre 2018 - “Non esistono derby amichevoli”, svetta in cima a curva Calori, il settore bianconero. A queste latitudini mai verità fu più vera, perché massima serie o serie cadetta non fa alcuna differenza. Da qualunque prospettiva la si guardi, derby è e derby sempre sarà. Anche se la ricompensa non è un tricolore, a Basket City la fierezza ha lo stesso valore di uno scudetto e così la sesta edizione del Memorial Gigi & Paola Porelli ha stipato le gradinate del ‘Madison’ per lo scrimmage tra le antagoniste di Bologna, con la Virtus che fa sua la sfida 81-60 (FOTO). 

Passerella di autorità e vecchie glorie per l’ennesimo capitolo della saga bolognese, come Stefano Pillastrini, che le galassie le ha esplorate entrambe. “È una bella occasione per vedere due belle squadre -spiega il tecnico ferrarese, ex head coach di Treviso- e ovviamente l’occasione di tornare a Bologna a salutare qualche amico. Anche se ho allenato la Virtus sono nato in Fortitudo, quindi non parteggio per nessuno. Il derby dà grande motivazione a tutti i giocatori, che si preparano al meglio alla prossima stagione. Io spero di vedere nuovamente questa sfida nella massima serie”.  A ricordare l’avvocato ed ex presidente bianconero Gianluigi Porelli arrivano le parole di Alberto Bucci. “Parliamo di un personaggio che ha dato una svolta al basket -dice il numero uno della Vu nera- e che era 10 anni avanti a tutti. Ci credeva ed era legato come pochi alla Virtus. E in questa giornata di festa è un dispiacere non vedere la Fossa dei Leoni, perché se i derby diventano una lotta non c’è più divertimento. Non c’è in palio nulla e sarebbe stato bello che fosse la festa di Bologna”.  A questo proposito spicca infatti l’assenza della Fossa (che nei giorni scorsi ha pubblicamente comunicato le ragioni della sua rinuncia), il cui settore di via Nannetti è stato parzialmente riempito dagli Unici (circa 500 il numero totale dei tifosi nello spicchio biancoblù: 4913 il computo totale del PalaDozza).  È la stracittadina degli ex Virtus Guido Rosselli e Kenny Hasbrouck, oggi sulla sponda fortitudina e subito in campo insieme a Fantinelli, Mancinelli e Leunen: per la Virtus lo starting five è composto da M’Baye, Qvale, Punter, Taylor e Martin. L’inizio è una giostra di errori al tiro e palle perse da ambo le parti, prima che Mancinelli apra le danze e che Rosselli e Fantinelli in alley-oop rispondano a Punter (2-6). Due liberi di Qvale e i 5 punti filati di Taylor portano avanti la Vu nera per la prima volta, che col semigancio di Punter danno una prima spallata alla Effe e costringono Martino al time-out (11-6). Ma la sinfonia non cambia e Taylor suona l’assolo che apre la forbice sul 16-6, accorciato dai tiri liberi di Rosselli e Venuto (16-9). Di Punter la firma sulla sirena del 19-9 col quale ha termine la prima frazione.  2+1 di Rosselli e la Effe riduce il divario a inizio secondo quarto, ma la replica di Baldi Rossi, bene in post basso contro Leunen e Mancinelli, riporta in quota la formazione di Sacripanti: Qvale appoggia al vetro e la Virtus vola a +13 (25-12). Martino prova a smorzare l’entusiasmo col time-out e ridà spazio a Fantinelli: Rosselli sblocca i biancoblù, ma il gancio di Qvale, la tripla di Taylor e il 4-0 di Martin solcano risolutivamente il gap, corretto dal 4-0 di Kravic (38-16). È un break che ha il sapore del knockout tecnico e la Virtus va a riposo sul +24 (42-18).  A celebrare l'inizio della ripresa ci pensa il botta e risposta fra Hasbrouck e Punter, che portano il punteggio sul 46-25: 2+1 di Qvale, bomba di Punter ed Effe doppiata 52-25. Martino ordina allora la zona per provare a tenere la Virtus lontana dall’area pitturata, ma la sostanza non cambia: Taylor ha il passo più veloce di Fantinelli e una mano micidiale e la Vu nera resta in quota (61-34). Hasbrouck prende fiducia dalla lunga e segna la quarta tripla della frazione, che col layup di Fantinelli diventa il -22 (61-39): la terza palla persa consecutiva bianconera obbliga Sacripanti al time-out. Hasbrouck è irrefrenabile e riaccende la Fortitudo (61-41), prima del 5-0 firmato Baldi Rossi-Cappelletti che chiude la penultima frazione 66-41.  Da qui in poi la Virtus amministra senza affanno e castra ogni tentativo di parziale avversario: d’altro canto erano questi i valori che ci si aspettava di vedere in una sfida fra due avversarie che navigano a una categoria di distanza. Finisce 81-60, con la Virtus che spadroneggia e onora meglio che poteva il ricordo della famiglia Porelli.  Il tabellino    VIRTUS BOLOGNA: Punter 20, Martin 8, Pajola, Taylor 18, Baldi Rossi 10, Cappelletti 6, Kravic 4, Berti 2, M’Baye, Cournooh, Qvale 13. All. Sacripanti.  FORTITUDO BOLOGNA: Sgorbati, Cinciarini, Mancinelli 6, Franco, Benevelli 2, Leunen 5, Prunotto, Venuto 5, Rosselli 12, Fantinelli 8, Pini 2, Hasbrouck 20. All. Martino.  Arbitri: Masi, Cappello e Dori.  Note: parziali 19-9; 42-18; 66-41.  Tiri da due: Virtus 24/47, Fortitudo 17/28; tiri da tre 9/19, 4/13; tiri liberi 6/7, 8/11; rimbalzi 38, 29. 

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