ERMANNO PASOLINI
Cronaca

Agostina e Primo, 70 anni di matrimonio: “C’è solo un segreto: volersi bene”

Lei 90 anni, lui 99, due figli, uno scomparso prematuramente. Oggi vivono nella residenza sanitaria. “Abbiamo sempre lavorato la terra, mangiamo di tutto e beviamo vino. Vogliamo arrivare a 100 anni”

La festa per i 70 anni di matrimonio di Agostina Piscaglia e Primo Gattei

La festa per i 70 anni di matrimonio di Agostina Piscaglia e Primo Gattei

Cesena, 6 aprile 2025 – Festa grande alla residenza sanitaria Il Castello di Longiano per i 70 anni di matrimonio di due ospiti: Agostina Piscaglia 90 anni e Primo Gattei 99, che sono stati entrambi residenti a Borghi e da novembre scorso sono alla residenza sanitaria longianese.

Agostina Piscaglia, 90 anni, ex coltivatice diretta col marito, è nata a Sogliano al Rubicone il 12 febbraio 1935 e si sposò nella chiesa di Bagnolo di Borghi con Primo Gattei, detto Pavlet, nato il 9 gennaio 1926. Agostina a Primo hanno avuto due figli, Luciano 66 anni e Antonio scomparso prematuramente il 28 ottobre 2007 a soli 48 anni.

Le nozze di platino sono state festeggiate oltre che dal figlio Luciano con la moglie Pierangela con le figlie Marika e Cristina e i pronipoti Gioia e Ilaria, dai nipoti Gloria con Andrea e Gianluca con Greta figli di Antonio con i pronipoti Matilde, Riccardo e Santiago e la nuora Bruna.

Alla festa c’erano pure Angela e Adele, sorelle di Agostina, e anche Prima, Rosina e Maria sorelle di Primo.

“Il periodo più bello naturalmente è stato quello delle gioventù – ha raccontato Primo Gattei –, anche se c’era la guerra. Io dovevo andare in Germania e se ci fossi andato non sarei più tornato a casa. Ce la feci a non partire e così mi salvai. A Bagnolo ho conosciuto mia moglie, le ho chiesto di fidanzarci e mi ha detto di sì, così siamo andati avanti e oggi siamo ancora qui e siamo ancora innamorati dopo 70 anni di vita insieme e un’età di 190 anni in due. Siamo un esempio per la gioventù di oggi che non si sposa più. Il segreto per un lungo matrimonio è volersi bene e non litigare. Abbiamo sempre lavorato duramente la terra. Avevamo anche otto mucche, i buoi comprati a San Marino e portati a casa a piedi perché non c’erano i camion. Mangiamo di tutto e beviamo vino, anche se rimpiango quello speciale e genuino che facevo io. Sono stati bei tempi quelli della campagna dove si faceva tutto a mano, si tagliava il grano con la falce, si facevano i covoni e il barco e si portava il grano nell’aia con il biroccio trainato dalle mucche. Poi la trebbiatura. Oggi è tutto meccanizzato e queste cose non esistono più. Adesso il nostro obiettivo è arrivare ai cent’anni e speriamo di stare bene di salute, anche se siamo tutti e due in carrozzina. Le cose più brutte sono state la morte di uno dei nostri figli e l’altro con gravi problemi. Qui alla residenza il Castello ci troviamo molto bene. Il personale è bravissimo, ma rimpiangiamo tanto la nostra indimenticabile e amata casina”.

Primo Gattei è sempre stato un grande amante della fisarmonica e delle canzoni di Secondo Casadei e per la festa dei 70 anni di matrimonio è arrivata a suonare la fisarmonica Mariella Petrilli.