
Alfonso Maini, presidente di Adac Federalberghi
Gli albergatori di Cesenatico analizzano le statistiche sulle presenze turistiche, alla luce dei dati pubblicati sull’anno 2024 dalla regione Emilia-Romagna, che registrano un incremento di arrivi in città del 2,4% e di presenze del 4,1%. "Analizzando il periodo da aprile a settembre – dice Alfonso Maini, presidente di Adac Federalberghi – i dati non sono così brillanti, confrontandoli con il 2023 e il 2019, perchè in aprile c’è stato un meno 28,2 percento sul 2023 e un meno 21 per cento sul 2019, in maggio un più 88,3 più 37,9 (il ritorno della Nove Colli e altri eventi di richiamo), in giugno un più 6,9 e un meno 2,8, in luglio un meno 7,3 e un più 5,6, in agosto un più 4,7 e un meno 4,3, in settembre meno 26,4 e più 13,8 per cento. Il periodo estivo è stato penalizzato, alla luce di tutti, con parcheggi vuoti, camere disponibili e spiagge con poca gente".
Maini entra nei dettagli delle statistiche: "Gli arrivi nella nostra destinazione nel segmento alberghiero durante l’anno 2024 sono stati 467.355 e hanno sviluppato pernottamenti pari a 2.237.150, mentre nell’extra-alberghiero gli arrivi sono stati 144.691 e i pernottamenti 1.376.582. In sostanza noi albergatori abbiamo un più 2,3 e l’extra-alberghiero un più 7,1. Confrontando il 2024 col 2019, l’alberghiero ha prodotto una crescita dell’1 percento e l’extra alberghiero del 15,8. Questo spiega perchè l’introito della tassa di soggiorno ha evidenziato una diminuzione rispetto al 2023, data dal fatto che l’imposta è più bassa in villaggi e affittacamere".
Lo scenario ricettivo dal 2020 al 2024 ha evidenziato un notevole cambiamento e secondo gli albergatori per il presente e il futuro molto dipenderà dal lavoro della Destination management organization: "La Dmo costituita lo scorso anno – prosegue Maini – serve a questo cambiamento, a valorizzare la destinazione e i propri servizi pubblici e privati, attraverso un percorso di riqualificazione. Oggi il turismo chiede tanto, e se tutti non facciamo la nostra parte non abbiamo possibilità di crescita. La strada è tutta in salita e bisogna che la tassa di soggiorno venga investita maggiormente nella comunicazione e nell’organizzazione di eventi, perché sono gli eventi e le manifestazioni importanti, di spettacolo, culturali e sportive, che fanno parlare positivamente di una destinazione. I problemi sono stanti e fra questi ci sono le infrastrutture inadeguate, la stagione troppo corta e una burocrazia eccessiva".
Maini mette nel mirino anche la promozione: "E’ giusto che la Regione investa sul mercato tedesco, ma dobbiamo puntare molto su nuovi mercati quali Inghilterra, Polonia e Paesi dell’Est."
Giacomo Mascellani