Abramo Cecchini morto nell'incidente a Rimini, il ricordo degli amici

Il cesenate morto a 48 anni è ricordato come una persona straordinaria

L'incidente in cui è morto Abramo Cecchini (Foto Migliorini)

L'incidente in cui è morto Abramo Cecchini (Foto Migliorini)

Maiolo (Rimini), 23 agosto 2019 - Gli amici della palestra Perfect, commossi dal dolore, lo ricordano come una persona straordinaria, dotato di un’intelligenza vivida e lucida. Dal carattere molto riservato, tanto geniale per certi versi, quanto sfuggente per altri. La vita non era stata sempre facile per lui. Anni fa aveva avuto un brutto incidente in macchina, da cui gli era derivata un’invalidità parziale; poi una terribile malattia, un problema all’ipofisi che lo costrinse a smettere di lavorare nel settore dei marmi di cui si era sempre occupato. Ma il suo carattere forte e determinato lo aveva portato a trovare una nuova occupazione e una nuova passione. 

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Abramo Cecchini era così diventato esperto di alimentazione e si era affacciato nel mondo delle palestre, dove seguiva molti atleti sia per l’allenamento che per la nutrizione. Questo lo aveva portato a girare per l’Italia e a crearsi una nuova vita nell’ambito lavorativo. Si era creato una nuova vita anche dopo la fine del suo matrimonio, dieci anni fa. Andandosene da Macerone dove aveva sempre abitato. Classe 1971, Abramo Cecchini era un grande appassionato di Crossfit, bici e corsa. Alla Uisp lo avevano visto di recente perché a ottobre sarebbe scaduta una squalifica di due anni che aveva subito, al termine della quale avrebbe voluto riprendere l’attività sportiva. 

In passato aveva fatto parte anche del club Paguro Sub di Cesenatico. Anche gli amici del sub lo ricordano con grande dolore e di lui tratteggiano l’aspetto gentile descrivendolo come una persona che sapeva farsi volere bene da tutti. «Potevi calpestargli i piedi e non si sarebbe arrabbiato. Una persona buonissima, di quelle che puoi chiamare in piena notte e ti vengono in aiuto». La sua vita girava attorno allo sport, aveva frequentato molti corsi in giro per l’Italia e si era specializzato nella paleodieta che proponeva agli atleti che seguiva, puntando sul dimagrimento, sulla salute e sulla forma fisica. Lascia la figlia di 13 anni avuta dalla prima moglie e la compagna di origini russe, anche lei trainer in un centro di allenamento funzionale