REDAZIONE CESENA

Acqua termale, un valido aiuto per la pelle

Luca Morellini, specialista in Idrologia medica e Medicina estetica, elenca i benefici dei trattamenti sulle patologie dermatologiche

La cura e la salute della pelle passano anche dai benefici arrecati al corpo dai trattamenti a base di acqua termale.

Lo ribadisce anche il dottor Luca Morellini, medico chirurgo specialista in Idrologia medica e Medicina estetica.

Morellini, quali patologie dermatologiche possono essere affrontate con questo tipo di approccio?

"Numerose e in particolare i maggiori riscontri che derivano dalle terapie termali riguardano la cura della psoriasi, delle dermatosi pruriginose, delle dermatiti atopica e seborroica, degli eczemi e degli esiti di ustioni. Con le acque termali possiamo anche intervenire sull’acne, sulla pelle secca e grassa e sugli inestetismi della cosiddetta ‘cellulite’. La cura termale prevede l’impiego della balneoterapia, con il supporto talvolta della fangoterapia e della cura idropinica. Le acque termali differiscono per le specifiche azioni che hanno. Quelle indicate per le patologie della pelle devono essere in primis anti-infiammatorie, come le acque sulfuree. La balneoterapia con questa tipologia di acqua consente di allungare i tempi di regressione delle malattie, riducendo il ricorso alle terapie topiche e sistemiche nei mesi che seguono la cura stessa".

In che modo possono essere trattate le psoriasi e le dermatiti?

"La balneoterapia in acqua termale può essere un’opzione per la cura di tali patologie. La terapia termale rappresenta una cura naturale efficace, complementare alla terapia farmacologica, priva di effetti collaterali e anche piacevole. Riconosciuta dal Servizio Sanitario Nazionale, la balneoterapia termale è una importante opportunità per bambini e adulti affetti da tali patologie. L’acqua sulfurea in particolare ‘sfiamma’ la pelle in modo delicato e ha attività antiossidante, esfoliante e antiseborroica, antimicotica e antibatterica".

Come si strutturano i percorsi curativi?

"A integrazione del ciclo di cure convenzionato con il Ssn (che prevede 12 sedute di balneoterapia), ne suggerisco un altro a distanza di sei mesi e, nel caso di chi è affetto da psoriasi, da eseguirsi in primavera, prima dei benefici sulla pelle portati dall’esposizione solare (protetta) della stagione estiva"