GIACOMO MASCELLANI
Cronaca

Cesenatico, barriera d’acciaio anti-erosione a Valverde

Sperimentazione in corso di un nuovo sistema di difesa del litorale, capace di trattenere anche la sabbia in sospensione

Il sindaco Gozzoli durante il sopralluogo alla barriera anti-erosione

Cesenatico, 29 febbraio 2020 - Una barriera d’acciaio contro l’erosione. Ieri a Valverde di Cesenatico sono iniziati i lavori di sperimentazione di un nuovo sistema di difesa dell’arenile. Siamo in una delle zone più colpite dalla subsidenza, il progressivo abbassamento del suolo, dove gli operatori di spiaggia, gli albergatori e anche i proprietari degli appartamenti sul mare, da anni devono affrontare mareggiate ed allagamenti sempre più frequenti. Qui la furi a del mare in alcuni periodi provoca l’allagamento degli stabilimenti e scava persino nelle fondamenta delle recinzioni degli edifici. Le vecchie scogliere con il passare del tempo hanno esaurito la loro funzione e quindi occorre progettare altre soluzioni. Il progetto di Valverde consiste nella installazione sperimentale di una serie di barriere che avranno il compito di smorzare la forza delle onde e, conseguentemente, di ridurre il fenomeno dell’erosione.

Si tratta di un prototipo ideato da Walter Nicoletti, un inventore bolognese studioso di difesa dell’arenile, che ha brevettato l’invenzione ed è stato autorizzato dal servizio Difesa della Costa della regione Emilia-Romagna. Nello specifico verranno installati quattro moduli per una lunghezza totale di circa 18 metri, formati da paratoie in acciaio corten, realizzate dalla ditta Fratelli Vitali Lattonieri di Sant’Angelo di Gatteo. Le barriere, oltre a ridurre la forza dell’onda, dovranno anche trattenere la sabbia in sospensione, impedendo all’onda di asportare altro materiale sabbioso in mare, durante le mareggiate. La sperimentazione durerà fino a alla fine mese di marzo e comunque non oltre la fase di allestimento delle spiagge.

Il sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli auspica una buona riuscita della sperimentazione: "Seguiamo con attenzione questa iniziativa e ringraziamo l’ideatore Walter Nicoletti, la regione e la Cooperativa Bagnini per aver collaborato insieme a noi, individuando una delle aree più in colpite dall’erosione della costa romagnola".

Il presidente della Cooperativa stabilimenti balneari di Cesenatico, Simone Battistoni, crede nel progetto: "L’idea parte da un concetto semplice e da una osservazione empirica dell’inventore, perché l’acqua quando incontra un ostacolo tende a superarlo e a depositare la sabbia. Può funzionare, noi bagnini abbiamo dato una mano dal punto di vista logistico e, dopo esserci confrontati con il comune, abbiamo individuato proprio uno dei punti di maggiore erosione. Fra un mese vedremo se i risultati sono apprezzabili". L’esperimento si svolge in un clima di fiducia e di speranza da parte degli operatori marittimi che hanno sempre guardato con molta attenzione le innovazioni in tema di difesa della spiaggia. Proprio la coop dei bagnini si è impegnata per scovare soluzioni ad hoc per le problematiche del litorale. "Dieci anni fa – spiega ancora Battistoni – quando impiegammo per la prima volta i trattori dotati di scraper, utilizzati per lo spostamento del terreno nei fondi agricoli, ci davano dei matti".

"Il nostro socio titolare del Bagno Bianconero di Cesenatico – conclude Battistoni – propose di sperimentarli al mare per recuperare la sabbia sotto costa, fu un successo e adesso la regione Emilia-Romagna utilizza questa tecnica in molti tratti della riviera emiliano romagnola. Per lo stesso motivo oggi noi monitoriamo con attenzione e grande fiducia questa innovazione".