
Il sindaco e presidente della Provincia Enzo Lattuca davanti a uno degli ingressi del Cubo durante il sopralluogo di un mese fa organizzato dal Carlino: le intrusioni abusive. notturne e i danneggiamenti sono proseguiti
E’ un assedio. Un assedio davanti al quale non sono ancora state trovate le risposte adeguate. Chi frequenta la struttura del Cubo, continua a lamentare l’accavallarsi dei soliti problemi di degrado e intrusioni abusive nelle aree scolastiche e nella palestra da parte di personaggi male assortiti, che per compiere le loro scorribande ora sono passati alla strada delle effrazioni. Sì, perché in effetti nelle ultime settimane, dopo il sopralluogo da parte del sindaco e presidente della Provincia Enzo Lattuca e degli assessori alle opere pubbliche e alla sicurezza Christian Castorri e Luca Ferrini che avevano risposto all’invito del Carlino di visionare personalmente l’area, un concreto cambio di passo si era visto, con la chiusura serale tramite saracinesche a tutti i varchi della zona, compresa la rampa del parcheggio sotterraneo, e una profonda pulizia dei vani scale che erano diventati terra di nessuno.
Purtroppo però la quiete è durata poco: "E’ giusto riconoscere che le istituzioni hanno messo impegno nel loro intervento – commenta chi il Cubo lo frequenta quotidianamente – e lo dimostra il fatto che in una manciata di giorni sono state sostituite cinque serrature, tre nella zona di pertinenza del liceo linguistico Alpi, due in quella del classico Monti. Perché per cinque volte gli intrusi le avevano forzate per continuare a introdursi abusivamente. Loro le rompevano e i tecnici della manutenzione dopo qualche ora arrivavano a sostituirle. E’ stato un botta e risposta che tutti quanti qui abbiamo apprezzato. Ma che purtroppo non poteva durare all’infinito. Questa battaglia la hanno vinta gli intrusi, che con caparbietà hanno continuato a forzare serrature e introdursi dove non dovrebbero. Le saracinesche vengono abbassate ancora quotidianamente, ma i punti deboli sono stati individuati e vengono costantemente presi di mira. Col risultato che la zona delle scale interne è tornata ad essere una terra di nessuno che ospita traffici nebulosi, confermandosi colma di sporcizia e odori nauseanti. Nelle ultime ore era stata effettuata una nuova profonda pulizia, che sta però purtroppo venendo vanificata per l’ennesima volta. Il tutto senza ridimenticare che il rischio di incontrare qualche figura che non ha nulla a che fare con la scuola, resta concreto. E preoccupante".
A pochi giorni dalla fine dell’anno scolastico, c’è da capire che tipo di futuro si profila su quell’area: "Il tema resta attualissimo – riprendono i fruitori della struttura – sia dal punto di vista degli adulti che degli studenti, che meritano di frequentare ambienti sani e ampiamente sicuri. Vale sia per l’ambito scolastico che per quello sportivo. Restiamo in attesa della contromossa da parte di Comune e Provincia, che deve arrivare, perché non si può darla vinta a chi non rispetta le regole. Si è parlato di delimitare l’area con un’alta cancellata: potrebbe essere una valida soluzione. La legalità deve avere la meglio e il segnale deve essere chiaro a tutti, perché un polo scolastico non può ritrovarsi in questo stato". Il messaggio forte e incontrovertibile serve. Serve ora. Anche nell’ottica dell’ormai imminente restyling di tutta la zona. Che il Comune vuol far diventare un giardino. Un giardino, per essere bello e restare tale, attirando virtuose frequentazioni, deve essere prima di tutto sicuro. Dalla partita in corso ora si decideranno il successo o il fallimento della nuova area stazione.