LUCA RAVAGLIA
Cronaca

Battistini Vivai crea ’VitroLeaf’. Il più grande laboratorio d’Europa

Inaugurato a Diegaro il nuovo centro di coltura in vitro per piante con strutture robotizzate

Battistini Vivai crea ’VitroLeaf’. Il più grande laboratorio d’Europa

Battistini Vivai crea ’VitroLeaf’. Il più grande laboratorio d’Europa

Un importante passo verso l’agricoltura e il vivaismo di domani, pensato per dare risposte ai grandi temi ai quali il mondo non può sottrarsi. A partire da quelli legati alla sostenibilità ambientale. Ieri alla presenza del presidente della Regione Stefano Bonaccini e del sindaco Enzo Lattuca, si è tenuta l’inaugurazione di ‘VitroLeaf’, il nuovo laboratorio di micropropagazione di ‘Battistini vivai’ con sede a Diegaro di Cesena, che da oggi rappresenta il più grande laboratorio commerciale d’Europa, aprendo la strada verso un’agricoltura sempre più innovativa e che guarda al futuro. Il taglio del nastro è avvenuto in occasione dei 75 anni di attività, segnati da una forte appartenenza al territorio che hanno portato Battistini a investire proprio dove tutto è cominciato: nel primo terreno acquistato dalla famiglia per i propri campi produttivi nel lontano 1962.

La micropropagazione o coltura in vitro è un metodo altamente tecnologico. Il processo, realizzato in laboratorio e in ambiente sterile, permette di ottenere, a partire da gemme, apici o micro talee di piante madri controllate dal punto di vista genetico e sanitario, grandi quantità di piante sane, tutte geneticamente identiche alle piante madri originarie e in minor tempo rispetto ai sistemi tradizionali di propagazione. Completato il ciclo in laboratorio, tutte le piantine prodotte in vitro, molto tenere e delicate, devono successivamente essere acclimatate in serra e quindi trapiantate in vaso o messe a dimora in vivaio. Il nuovo edificio ad alta tecnologia è stato pensato con l’obiettivo di raggiungere, nei prossimi 5 anni, i 24 milioni di piante prodotte.

"Abbiamo investito molto in tecnologia - ha commentato il direttore generale Giuliano Dradi - progettando, insieme ai nostri fornitori, macchinari studiati appositamente sulla base delle nostre esigenze. Le macchine comunque non sostituiscono in alcun modo l’operato del nostro staff, ma anzi, lo aiutano in operazioni meccaniche e in altezza incentivando la sicurezza nel lavoro. Una volta raggiunta una stabilità produttiva contiamo di incrementare il numero dei lavoratori di almeno una decina di unità".

L’elemento più innovativo è la ‘VitroLeaf Tower’: una sala di coltura in vitro, non accessibile dal personale e totalmente robotizzata alta 8 metri di altezza e lunga 67 metri che può contenere fino a 3,5 milioni di piantine in coltivazione. È dotata di 22 piani in altezza illuminati mediante luci a led per garantire lo sviluppo delle piante all’interno attraverso la simulazione dell’alternanza tra il giorno e la notte. Oltre alla luce, vengono monitorate la temperatura, l’umidità e il flusso d’aria e l’ambiente è costantemente controllato dal punto di vista della sanità e virus esenza. Da anni l’azienda segue con attenzione una politica di risparmio idrico in ognuna delle proprie sedi produttive. Nella nuova struttura in particolare sono state installate vasche di accumulo sia per acqua piovana che per acque di risulta dalle lavorazioni, oltre a un sistema di fitodepurazione che utilizza il principio di autodepurazione attraverso specifiche interazioni tra suolo, batteri e piante. L’edificio è dotato in copertura di 262 pannelli fotovoltaici che producono gran parte dell’energia necessaria alle operazioni produttive; infine sono stati installati impianti ad alta efficienza energetica e controllati da domotica per ottenere il massimo delle prestazioni monitorando costantemente i consumi.