REDAZIONE CESENA

Bilancio comunale: i giudizi: "Servivano più fondi per l’acquisto di paratie"

Per Cesena Siamo Noi le risposte agli alluvionati sono state insufficienti. Popolari: "Rincari contenuti". Avs: "C’è il piano per la transizione ecologica".

Il gruppo cesenate di Fondamenta-Alleanza Verdi Sinistra

Il gruppo cesenate di Fondamenta-Alleanza Verdi Sinistra

Il bilancio preventivo 2025 è stato approvato in consiglio comunale lunedì ma l’eco dei commenti si propaga anche per rivendicare ciascuna forza politica le proprie peculiarità in sede di richieste e interventi effettuati. Cesena Siamo Noi (opposizione) esprime un giudizio negativo di fondo.

"Abbiamo presentato due emendamenti su azioni emergenziali– affermano i consiglieri Marco Giangrandi e Denis Parise –: primo, la questione della casa, un problema in stallo da anni, non specifico della nostra città: tutti ne hanno parlato in campagna elettorale, ma sinora non adeguatamente considerato. È necessario partire da una mappatura aggiornata dell’offerta abitativa per costruire politiche efficaci. Secondo, vediamo, anche grazie al lavoro di analisi del comitato alluvionati, non ancora superata l’emergenza del post alluvione: vi sono tante famiglie ancora in grande difficoltà. Oltre alle raccolte fondi, servono ulteriori risorse e un impegno costante. Molte famiglie non accedono al bando regionale per l’acquisto di paratie e beni di primaria protezione anti alluvione per mancanza di risorse per l’anticipo richiesto: abbiamo chiesto di rimodulare i fondi, ma questa proposta, a differenza del nostro emendamento sul piano casa che è tra i pochi passati, non è stata inspiegabilmente accolta".

I Popolari per Cesena (maggioranza) si incentrano sul rincaro a loro dire contenuto della leva fiscale e rilevano che "sul fronte dell’addizionale comunale all’Irpef si sono aumentare le aliquote dell’1,3 per mille. Concretamente, questo significa 1,3 euro in più all’anno (cioè circa dieci centesimi al mese per ogni nille euro di reddito: piccolissimi importi, in media 2,4 euro al mese- ma che se moltiplicati per il gran numero di contribuenti cesenati porteranno a regime ad un apporto significativo". Sempre i Popolari per Cesena aggiungono che "sul fronte delle rette delle mense scolastiche, le elementari e medie ferme al 2014 e la materna al 2019, si è deciso di non scaricare sulle attuali tariffe l’intero valore assoluto dei rincari (il 20% del costo industriale del servizio), ma farlo solo in proporzione all’attuale percentuale di compartecipazione alla spesa offerto dalla tariffa (aumento medio 88 cent a pasto, a fronte di rincari subiti dal Comune pari a 1,4 euro a pasto)".

Fondamenta-Alleanza Verdi Sinistra (maggioranza) tiene a rimarcare che "grazie a un lungo lavoro siamo riusciti a inserire nel bilancio 2025-2027 un grande progetto: il piano per la transizione ecologica. Ciò vuol dire meno sprechi d’acqua, migliore qualità dell’acqua stessa, più persone che si muovono a piedi o in bici, meno traffico privato e un serio impegno per ridurre la CO2 nell’aria. Abbiamo ottenuto inoltre l’impegno di tutta la maggioranza per attuare nel triennio il salario minimo comunale, una task force sul piano casa per Cesena. Stiamo anche lavorando ad un nuovo festival cittadino a livello nazionale dedicato agli artisti under 40 e puntiamo a dare nuova vita alla Rocca Malatestiana".

Andrea Alessandrini