
Mignani a Mantova non potrà contare su Russo, Ciofi e Pieraccini
Se è vero che le statistiche sono fatte per essere smentite, serve che oggi alle 15, a Mantova, il Cesena tiri una profonda riga sul dato che vede la squadra a secco di vittorie da due mesi. Perché due mesi senza esultare sono davvero lunghi. Lunghi quanto basta per far scivolare la squadra di mister Michele Mignani fuori dalla zona playoff, facendola accomodare in quella comfort zone che vale comunque un’ottima salvezza per una neopromossa, ma toglie il pepe da un piatto che si stava annunciando da gran gourmet e che era ormai sul punto di essere servito. Soprattutto per questo in effetti serve tornare a vincere: perché nulla è ancora compromesso.
"Attorno a questo discorso – ha commentato Mignani, che ieri ha spento le candeline del suo 53esimo compleanno – ci giriamo da tempo, pescando discorsi diversi, che finiscono per accavallarsi. Una volta siamo sulla questione delle motivazioni, un’altra su quella degli attaccanti infortunati. Resta il dato di fatto, al quale siamo però arrivati in contesti sempre diversi: in più di un’occasione in effetti abbiamo sfiorato la vittoria, penso per esempio alle gare col Sudtirol o col Frosinone". Vero, pur dovendo riconoscere che tra l’aver vinto e l’aver quasi vinto, passa una significativa differenza. Di almeno due punti. "Ci sono volte – riprende Mignani – in cui vinci anche quando non lo meriti e altre in cui meriteresti di farlo, ma non ci riesci. Il punto è che possiamo parlarne quanto vogliamo, ma il dato di fatto resta uno: serve andare in campo e prendersi i tre punti, in modo da chiudere la questione. Ci proviamo ogni volta, e ogni volta facciamo di tutto per riuscirci. Sarà lo stesso anche in occasione del match che ci aspetta contro il Mantova".
Dunque eccoci alle questioni pragmatiche, che si affrontano con la classifica in mano. Il Mantova, peggior difesa del torneo, naviga a quota 37 punti, 7 in meno rispetto ai 44 del Cavalluccio, che il treno dei playoff potrebbe ancora agganciarlo. A patto di piazzare un colpo di reni nelle ultime quattro partite. "I lombardi giocano in casa – entra nel merito il tecnico bianconero – e avranno motivazioni a mille per prendersi punti importanti in ottica salvezza. Detto questo però non riesco a pensare nemmeno a una ragione in base alla quale noi di motivazioni dovremmo averne meno. Anche per noi, tanto per essere chiari, vale il discorso ancora aperto con la pratica salvezza. E poi sì, vogliamo davvero tanto tornare a vincere".
Sarebbe un doppio regalo, anche per i tifosi, che oggi saranno presenti in massa allo stadio lombardo, pronti a godersi una giornata di festa. Perché è il Primo Maggio, perché il meteo promette sole e perché sugli spalti ci saranno anche i tifosi mantovani, che sono gemellati coi romagnoli. "Vogliamo fare di tutto per regalare una soddisfazione ai nostri sostenitori. E’ bello vedere che sono così tanti a seguirci ed è bello sapere che la nostra squadra rappresenta un’ottima occasione per staccare la spina dalla quotidianità e godersi una giornata di festa. Daremo il massimo". Non saranno della partita Russo, Ciofi e Pieraccini, tutti e tre indisponibili a causa di acciacchi vari: in vista degli impegni ravvicinati del rush finale, il tecnico non intende rischiare. "Il Mantova ha buone individualità, ci sono giocatori che hanno vinto la serie B da protagonisti e il gruppo è ben rodato. Sono competitivi, ma lo siamo anche noi. E lo dimostreremo".