"Canzoni proibite? I ragazzi hanno sbagliato"

Zahir Abdelali, presidente della comunità islamica di Cesena, ’boccia’ l’iniziativa dei due 16enni: "Ma sono giovani, bisogna capirli"

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Riconoscenti ed estremamente disponibili. Così si dichiarano gli esponenti della comunità islamica cesenate per essere stati coinvolti su un parere in merito alla vicenda del docente che non ha potuto proseguire la lezione per la quale era previsto l’ausilio di alcuni brani musicali il cui ascolto, tuttavia, secondo due studenti islamici, sarebbero vietato ai mussulmani in costanza di Ramadan. "Non è così - dicono in coro - non è vero che la musica sia vietata in assoluto, abbiamo figli che vanno a scuola e ascoltano e studiano musica anche in questo mese. Ovviamente è musica che deve avere certe caratteristiche". Ma per una dichiarazione ufficiale si affidano al presidente della Comunità Islamica, che gestisce anche il centro di preghiera, ed è la guida riconosciuta degli islamici del Cesenate per quanto non sia un imam.

Zahir Abdelali, è vero che i ragazzi o gli adulti mussulmani in questo periodo di Ramadan non possono ascoltare alcun tipo di musica anche se funge da supporto didattico ad una lezione scolastica?

"E’ una bellissima domanda perché ci consente di esprimerci su questo tema e ci permette di chiarire, per chi fosse nel dubbio, che anche nel periodo del Ramadan se la musica ha uno scopo educativo o didattico può essere sia eseguita che ascoltata. Non c’è alcun problema in merito al rispetto della sacralità del Ramadan purché sia musica adeguata".

Che caratteristiche deve avere una musica consona al periodo del Ramadan?

"Non deve contenere parole volgari, incitare alla violenza ed essere troppo aggressiva. Ma questi sono principi che un buon mussulmano deve osservare sempre, non soltanto in periodo di Ramadan".

I ragazzi che hanno chiesto la sospensione della lezione evidentemente non lo sanno. Come mai?

"Il loro contesto familiare è perfettamente a conoscenza di queste regole, forse sono giovani di seconda generazione che non frequentano molto la comunità islamica e non sono ben informati. Il mese del Ramadan è riservato alle letture sacre ma non ha controindicazioni nei confronti della musica. Non stiamo dicendo che possono ascolta musica e fare festa tutto il giorno ma il tempo della musica dedicato all’educazione è un’altra cosa".

Però non hanno esitato a chiedere l’interruzione della lezione.

"Certo che l’azione dei ragazzi non è stata del tutto corretta. Ma sono giovani, bisogna capirli".

E’ giusto che nella scuola italiana i genitori vengano consultati in un caso del genere?

"Noi apprezziamo questa attenzione, dimostra sensibilità verso il problema delle diversità e ci permette di chiarire come stanno le cose".