Il rallentamento della crescita dell’economia chiaramente avvertito nell’ultima fase dell’anno, dopo il boom della ripresa post Covid, viene riporoposto anche negli scenari previsionali elaborati da Prometeia- Unioncamere Emilia-Romagna (aggiornati ad aprile). Continua intanto a mordere l’inflazione, ma cresce anche il reddito disponibile delle famiglie. Il territorio Romagna – Forlì-Cesena e Rimini presenta dunque nel report un moderato incremento del valore aggiunto, inferiore tuttavia a quello riportato nei precedenti scenari di gennaio; a livello settoriale, la ricchezza prodotta è stimata in aumento unicamente nei Servizi. Previsioni di crescita per le esportazioni e il reddito disponibile delle famiglie, mentre la disoccupazione è attesa in riduzione.
L’incremento del valore aggiunto (in sostanza l’indicatore della ricchezza prodotta dai vari settori produttivi in aggiunta al valore di beni e servizi consumati) è pari allo 0,5% (in termini reali), inferiore al dato regionale (+0,7%) e nazionale (+0,6%). Il valore aggiunto per abitante è stimato in 29 mila euro, dato superiore al contesto nazionale (27.600 euro) ma più contenuto del dato regionale (33.600 euro). A livello settoriale, per il 2024 si stima una flessione della ricchezza prodotta in Agricoltura (-2,2%), Industria (-0,4%) e Costruzioni (-6,0%), mentre per i Servizi è stimata una crescita (+1,4%).
Rispetto alle precedenti previsioni Prometeia (rilasciate lo scorso gennaio), le stime di crescita del valore aggiunto per il 2024 si sono di fatto dimezzate (erano pari al +1,0%), mentre il 2023 è rivisto al rialzo (da +0,3% del documento di gennaio a +0,8% delle attuali).
L’export per il 2024 è previsto in crescita (+3,9%) (sempre in termini reali), con una dinamica superiore al trend regionale (+2,9%) e nazionale (+2,4%).
Approfondendo l’analisi sul territorio della provincia di Forlì-Cesena, i dati previsionali per il 2024 (Scenari Prometeia di aprile) rilevano un incremento del valore aggiunto pari allo 0,5% (in termini reali), inferiore al dato regionale (+0,7%) e nazionale (+0,6%). Il valore aggiunto per abitante è stimato in 30.700 euro, dato superiore al contesto nazionale (27.800 euro) ma più contenuto del dato regionale (33.600 euro).
A livello settoriale, per il 2024 si stima una flessione della ricchezza prodotta in Agricoltura (-2,3%), Industria (-0,4%) e Costruzioni (-5,4%), mentre per i Servizi è stimata una crescita (+1,5%), Le stime di crescita del valore aggiunto per il 2024 sono di fatto confermate, mentre il 2023 è rivisto al rialzo (da +0,2% del documento di gennaio a +0,9% delle attuali).
L’export per il 2024 è previsto in crescita (+4,5%) (sempre in termini reali), con una dinamica superiore al trend regionale (+2,9%) e nazionale (+2,4%).
Il reddito disponibile delle famiglie (a prezzi correnti) del territorio in esame è previsto in crescita del 3,8% (+3,8% Emilia-Romagna, +3,6% Italia), con un trend superiore all’ultimo dato dell’inflazione e alla relativa inflazione acquisita per il 2024.
Indicatori altelenanti per quanto riguarda il mercato del lavoro: nel 2024 la provincia di Forlì-Cesena, a fronte di una contrazione delle forze di lavoro (-0,2%) e di un incremento degli occupati (+0,8%), sarà caratterizzata da tassi di attività (74,1%) e di occupazione (71,0%), che si confermano strutturalmente superiori al contesto nazionale ma più contenuti del dato regionale; il tasso di disoccupazione è stimato pari al 4,2%, in diminuzione rispetto al 2023, con un posizionamento migliore del contesto nazionale (7,1%) e regionale (4,4%).
Infine, nel 2024 la produttività per addetto (67.300 euro), prevista sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente, risulta ancora inferiore a quella regionale (73.200 euro) e media nazionale (68.300 euro).
re.ce.