LUCA RAVAGLIA
Cronaca

Cesena, domani il temibile Spezia . Saric: "Non ci faremo intimidire"

Il centrocampista: "Pensiamo solo alla salvezza? No, i punti che ci prendiamo ora, varranno anche dopo"

Dario Saric, neo arrivato in bianconero

Dario Saric, neo arrivato in bianconero

"D’accordo, nella prima partita, quella che abbiamo perso a Catanzaro, io c’ero, ma ero arrivato solo da un giorno… Poi però nelle successive 5 abbiamo sempre raccolto punti, disputando anche ottime gare contro avversari decisamente competitivi. Il mio bilancio provvisorio è inattaccabile…". Scherza e sorride Dario Saric, innesto a centrocampo arrivato durante il mercato di gennaio e partito subito col turbo, realizzando tra l’altro il gol partita a Reggio Emilia.

Saric, terminato l’ambientamento? "Ho ritrovato un mondo che già conoscevo per aver militato nelle giovanili del Cesena, ma ora lo guardo con occhi diversi. Allora allo stadio ci andavo da spettatore, a fare il tifo. Ora invece sono in campo e quando mi guardo intorno resto conquistato dallo spettacolo. E’ davvero bello essere qui".

Oltre alla rete rifilata ai granata, ha portato anche l’esperienza di chi ha alle spalle duecento gare macinate in campo. "Sono qui per fare quello che serve, dando il mio contributo a un gruppo già rodato. Per come sono fatto, preferisco iniziare il mio percorso in un club partendo dall’estate, col ritiro e tutto il tempo per conoscere i compagni, il tecnico e le strategie di gioco. In questo caso mi è comunque andata bene, perché sono stato accolto alla grande da un ottimo gruppo, di bravi ragazzi, dentro e fuori dal campo".

Com’è il Cesena? "Lo dico: è una squadra forte. Ha talento, passione e determinazione. E’ un gruppo giovane, il che può essere un’arma a doppio taglio, ma quando le cose vanno bene come stanno andando ora, garantisce una propulsione extra".

Autovalutazione? "Sono contento. Ho parlato fin da subito col mister, ribadendo la mia duttilità e la mia voglia di mettermi a disposizione delle sue idee. So coprire tutte le posizioni di centrocampo e questo è certamente un vantaggio. Già ora per esempio ho giocato sia a destra che a sinistra".

Arriva lo Spezia. "Stanno provando ad arrivare secondi, vorranno vincere. Ma noi non siamo d’accordo. Giochiamo a casa nostra e faremo di tutto per continuare a raccogliere punti pesanti per la classifica. I tifosi ci aiuteranno. E noi vogliamo aiutare loro a tenere alto l’entusiasmo".

Cosa si aspetta? "Una gara senza troppe buone maniere. Loro hanno grande fisicità e proveranno a farla valere: quando salti con uno che è alto dieci centimetri meno di te, parti avvantaggiato, è ovvio. Ma noi abbiamo le nostre armi con le quali rispondere".

Quali? "Venite a vedere".

Nove partite alla fine, sesto posto in solitaria e 41 punti in classifica. Di cosa vogliamo parlare? "Di salvezza da blindare. Non è questione di tergiversare, ma di fare punti. Tutti quelli che servono, il prima possibile. E poi magari rilanciare. Parliamoci chiaro: le vittorie che mancano a regalarci la certezza di restare dove siamo, poi valgono anche dopo. Qualunque siano le nuove sfide".

Strategie? "Arrivare a 45 punti, mettiamo anche 46. Al dettaglio dei calcoli non penso. Poi vediamo cosa succede. Se ci fosse margine per sognare altro, perché non mettere l’anima anche in quel contesto? Non sono uno che si accontenta. Fino a quando si gioca, voglio vincere".