Cesena-Fermana, match senza pubblico. Ecco chi potrà entrare al Manuzzi sabato

Sì alla Croce Rossa, i tecnici della struttura e i dirigenti; esclusi invece i tesserati Figc. Attesi gli ultras e i cori fuori dallo stadio

Cesena-Fermana, match senza pubblico. Ecco chi potrà entrare al Manuzzi sabato

Cesena-Fermana, match senza pubblico. Ecco chi potrà entrare al Manuzzi sabato

Il Cesena sta dimostrando di non temere niente e nessuno. Le trasferte, i campi difficili, gli avversari forti. Si va e si vince con ritmi che nessun altro sta riuscendo a tenere. Benissimo, ma giusto per il gusto di non farsi perdere niente, sabato sera ad aspettare la truppa di Domenico Toscano che affronterà la Fermana tra le mura amiche dell’Orogel Stadium Dino Manuzzi, ci sarà l’ennesimo scenario inedito: con fischio d’inizio alle 20.45 quelli in campo andranno all’inseguimento del pallone al silenzio di un impianto che terrà le porte chiuse.

È la conseguenza portata dall’invasione di campo del padre di Cristian Shpendi, che al termine del match contro l’Olbia vinto dai bianconeri aveva tentato di sferrare un colpo al portiere ospite ‘colpevole’ di aver causato l’infortunio di suo figlio. Archiviato l’episodio, ora c’è da fare i conti con le sue conseguenze, che tutti avrebbero volentieri evitato.

Dunque eccoci al punto: chi può entrare in uno stadio a porte chiuse? Non i tifosi, certo, anche se l’impianto non sarà del tutto vuoto. Potranno ovviamente accedere gli operatori della Croce Rossa Italiana che come sempre garantiranno la loro presenza in caso di necessità, così come le forze dell’ordine. Ci saranno gli steward e gli addetti al campo, compresi quelli incaricati della manutenzione, oltre che del terreno di gioco, anche di tutti gli impianti, da quello di illuminazione, ai led. Entrambe le società potranno essere rappresentate dai rispettivi dirigenti, ma sarà preclusa la presenza dei tesserati della Figc.

Il che vuol dire che eventuali osservatori interessati a visionare dal vivo qualche atleta dovranno aspettare un’altra occasione.

Il popolo del Cavalluccio deve quindi riorganizzarsi. Già in occasione del match interno contro il Pontedera si era assistito a qualcosa di simile, con la Curva Mare chiusa e con gli ultras che avevano deciso di sostenere la squadra fuori dai cancelli, cantando come d’abitudine pur senza riuscire a seguire il match dal vivo. A fine gara i giocatori andarono a salutare anche loro. Per quanto riguarda il Centro Coordinamento invece, i vari club si stanno organizzando in autonomia: la scelta più gettonata pare quella del ritrovo tra piccoli gruppi di amici: una pizza in compagnia davanti alla tv. Pensando già al prossimo, appetitoso, appuntamento: la trasferta a Rimini.

Luca Ravaglia