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Cesena in trasferta a Bari: Mignani cerca riscatto dopo la sconfitta a Frosinone

Il Cesena affronta il Bari in trasferta, con Mignani che punta a superare la sindrome da trasferta e ottenere punti preziosi.

L’allenatore bianconero. Michele Mignani torna a Bari da ex

L’allenatore bianconero. Michele Mignani torna a Bari da ex

Seconda trasferta consecutiva per il Cesena, impegnato a Bari dopo aver perso male a Frosinone. Le sconfitte lasciano sempre il segno, quella in terra ciociara in particolare ha seminato interrogativi importanti sulla tenuta psicologica del gruppo.

Tanto efficace e produttivo al Manuzzi, dove ha conquistato ben 17 punti con un andamento da promozione, il Cesena diventa poi arrendevole o comunque poco redditizio in trasferta con soli 5 punti conquistati (pareggio a Palermo e Salerno e vittoria a Cittadella), un percorso da retrocessione.

"Non c’è una ragione ben precisa a questo insufficiente raccolto lontano dal Manuzzi – ammette Michele Mignani alla vigilia del match in Puglia –, prepariamo le partite allo stesso modo con l’obiettivo di fare risultato e non è semplice trovare una risposta a un quesito del genere. A Frosinone abbiamo pagato caro alcuni errori commessi e quando prendi 3 gol poi è difficile recuperare. Devo dire che a tratti la partita l’abbiamo fatta noi, cominciando bene e tenendo il pallino per oltre mezzora. Perciò non è questione di atteggiamento, la squadra scende in campo determinata anche in trasferta, poi succede che qualcosa va di traverso e si annullano i nostri sforzi. Abbiamo pregi e difetti, stiamo lavorando sodo per enfatizzare i primi e limare i secondi".

Sarà necessario sbagliare meno oggi contro una squadra capace di mettere insieme 13 risultati utili consecutivi e che non perde da agosto. Mignani torna in un ambiente che conosce benissimo dopo avere allenato a lungo i galletti: una promozione dalla C e un playoff in B fallito sotto la bandiera a scacchi contro il Cagliari quando in palio c’era la serie A.

"Non sarà una partita come le altre – continua Mignani – in quello stadio ho conosciuto soddisfazioni immense e una grande delusione. Fu un percorso meraviglioso, non raggiungemmo l’obiettivo a due minuti dal traguardo. Bari mi ha permesso di crescere, sarà emozionante sedere su quella panchina, vedere quel pubblico che tanto mi ha dato, ci sarà un sacco di gente in uno stadio particolare. Mi fa piacere leggere che da quelle parti mi apprezzano, mi rende orgoglioso e felice anche agli occhi di chi mi vuole bene".

Naturalmente ora il tecnico guida il Cesena e dovrà pensare a uscire con punti dal San Nicola per evitare il sorpasso (il Bari ha un punto in meno in classifica), ma anche per dare un sonoro ceffone a questa sindrome da trasferta prima che diventi un problema. Bari insidioso dappertutto. "Sta facendo bene, ha una lunga striscia positiva. Conta su giocatori forti con attaccanti da altra categoria ed è ben allenata da Longo. Sta bene, è motivata perchè vincendo ci supera. Sarà un’altra gara molto impegnativa, equilibrata, dovremo cercare di evitare gli errori che ogni tanto fanno capolino".

Come al solito Mignani è abbottonatissimo sulla formazione che comunque ormai è piuttosto consolidata. Uno degli interrogativi riguarda l’attacco, si conferma Antonucci e si pensa a Tavsan e Kargbo? "Ho bisogno di tutti, servono le loro prestazioni anche per cercare una alternativa ai gol di Shpendi. In quella zona mi aspetto qualità e gol". A Bari, infine, la squadra potrà contare sul supporto di 314 tifosi.

Daniele Zandoli