Cesena Prestia: "Noi vogliamo fare la storia"

Il difensore: "Oltre a salire in B, miriamo ai 98 punti vincendole tutte da qui alla fine. La mentalità e la grinta non ci mancano"

Cesena Prestia: "Noi vogliamo fare la storia"

Cesena Prestia: "Noi vogliamo fare la storia"

Non è solo il più forte difensore del Cesena e uno dei migliori di tutta la serie C, no. Giuseppe ‘Beppe’ Prestia, 30 anni, è il leader della squadra, l’uomo insieme a De Rose verso cui tutti guardano nei momenti di difficoltà, quello che non ha paura di nulla e che ci mette la faccia quando gli altri fischiettano camminando con le mani in tasca.

Prestia, è iniziato il conto alla rovescia?

"Ne parlavamo proprio oggi con i ragazzi. Mancano sei partite alla fine ed è il momento più bello della stagione perché stiamo bene, ci divertiamo, vinciamo e vorremmo che questo campionato non finisse mai".

Nell’aria c’è profumo di vittoria.

"Il mister ci dice sempre che dobbiamo sempre pensare a noi stessi senza guardare a quello che fanno gli altri ed è quello che continueremo a fare. Senza dubbio vogliamo finire bene, così che questa annata possa collegarsi in modo positivo all’inizio del prossimo campionato".

Vi siete posti dei traguardi?

"Oltre alla promozione in B, vogliamo fare la storia, ossia arrivare a 98 punti vincendo tutte le prossime sei partite".

Com’è stata finora questa stagione?

"Siamo partiti con dubbi e incertezze e con quattro-cinque avversarie che consideravamo di alto livello, fra le quali non c’era la Torres. Poi ci sono state due gare chiave".

Quali?

"Le due trasferte in Umbria a Gubbio dove abbiamo pareggiato in 10 dopo essere stati sotto, e la vittoria 3-0 a Perugia. Dopo quelle due partite ho pensato che eravamo una squadra che a livello mentale aveva qualcosa in più delle altre".

Si aspettava di arrivare a questo punto della stagione con 11 punti di vantaggio sulla seconda?

"No, francamente non me l’aspettavo, ma dopo 11-12 giornate ho capito che avremmo potuto vincere il campionato".

Visto che lei c’era già, cos’è cambiato dall’anno scorso?

"Innanzitutto c’è stato un anno in più di conoscenza fra di noi, poi l’aspetto mentale della squadra è cambiato totalmente: nel senso che un anno fa le partite nelle quali eravamo in difficoltà o le pareggiavamo o le perdevamo, quest’anno invece le vinciamo. E poi sono arrivati giocatori determinanti, su tutti Donnarumma, Kargbo e Berti".

Questo Cesena non ha difetti?

"Li abbiamo noi e li hanno tutti, però noi siamo più bravi degli altri a nasconderli e questo perché quando abbiamo momenti di difficoltà ci aiutiamo. Poi ovviamente possiamo sempre migliorare a livello di prestazione e di gestione".

I giovani vi hanno aiutato...

"Tantissimo, soprattutto perché si sono immediatamente sintonizzati sulla nostra stessa mentalità. Spesso i giovani mandano avanti i veterani e poi si accodano, loro invece hanno avuto voglia di essere trascinatori ed è raro".

Non avete mai avuto un momento di crisi e di difficoltà?

"No, perché siamo sempre stati sul pezzo, reattivi e concentrati. Il livello dei nostri allenamenti è imbarazzante, ovviamente in positivo. Sono scontri veri e propri che ci preparano come meglio non potrebbe essere".

Domenica andate a Lucca che all’andata avete battuto 3-0.

"Sarà una partita sulla falsariga di quella col Gubbio. La Lucchese è una buona squadra e ha una rosa di livello. Noi andremo in campo con la stessa mentalità che mettiamo in mostra da inizio anno. Cosa che non è affatto scontata".

Finora 16 dei suoi compagni hanno segnato almeno un gol, lei invece è ancora a secco. Le manca il gol?

"Un po sì, anche perché ci sono andato vicino così tante volte che se fossi un attaccante sarei veramente arrabbiato. La sto vivendo abbastanza serenamente, un po’ spiace perché in carriera ogni anno almeno un gol l’ho sempre segnato. Comunque l’importante è che pensi alla difesa. Alla peggio una volta conquistata la promozione, nel caso ci diano un rigore, chiederò di batterlo, anche se dubito che Corazza e Shpendi me lo concedano".