
Si celebra oggi alle 10.30 presso l’Officina dell’Arte (via Madonnina), il "Giorgio Gabellini Memorial Day". A rendere un ricordo del grande caricaturista cesenate i figli Paolo, Rita e Antonella che porteranno in visione le migliori opere di proprietà della famiglia. Interventi di Loris Pasini e di Patrizio Virzì, ritenuto l’erede artistico del maestro, con intermezzi musicali di due musicisti del Conservatorio con la direttrice Laura Pistolesi. Nato a Cesena il 14 aprile 1918, deceduto in città il 23 giugno 1996, Gabellini era perito chimico allo Zuccherificio di Cesena. Cominciò a dimostrare assoluta predisposizione per le caricature a scuola, ritraendo compagni e insegnanti, ma fu dagli anni Sessanta che si dedicò, con sempre maggior successo, alla realizzazione di argute e irresistibili caricature attraverso disegni, bozzetti e le proverbiali statuine in creta, oltre 300, alte dai trenta ai cinquanta centimetri: celebri quelle dei politici Spadolini, Pertini, Napolitano, Andreotti, del cesenate Oddo Biasini e degli artisti Sughi, Cappelli e Caldari, Picasso, Van Gogh, di Pavarotti o Mike Bongiorno. E dell’amico Federico Fellini con la moglie Giulietta Masina. Collaborò con molte riviste e anche con il Resto del Carlino.Uomo dal carattere riservato, quasi schivo, riusciva ad essere simpaticamente graffiante e ironico nelle sue opere.
"In casa – racconta il figlio Paolo – papà aveva un suo angolo creativo in una terrazza verandata, attrezzata con acqua corrente e forno, ma disegni, schizzi, fogli erano sparsi dappertutto. Era critico con se stesso, mai soddisfatto e finché un’opera non era finita si liberava volentieri delle sue prove che regalava agli amici. Sempre con la matita in mano, anche al ristorante: bastava un tovagliolo e il bozzetto era fatto. Anche noi figli siamo stati oggetto delle sue caricature; sapeva cogliere quell’aspetto così particolare e inconfondibile di ciascuno che a noi, quei disegni che evidenziavano magari quel che percepivamo come un difetto, non piacevano proprio".
E se molti si sono sentiti onorati di essere stati presi di mira dall’attenzione artistica di Giorgio Gabellini, premiato in una infinità di concorsi proprio con quei "ritratti", c’era anche chi si offendeva: "come l’allenatore delle giovanili del Cesena anni ’80 Magrini, che - aggiunge Paolo - a dispetto del cognome era piuttosto corpulento e che dopo la caricatura gli tolse il saluto, ma, si sottopose a drastica dieta". Appassionato di musica sinfonica con una collezione di oltre tremila vinili, un giorno la settimana ospitava amanti come lui e melomani nel suo salotto, interdetto alle pulizie della moglie, per qualche ora di ascolto. "Ho saputo a distanza di anni che aveva studiato lirica con Giovanni Pollini – commenta Paolo che canta come tenore – ma ce lo aveva tenuto nascosto".
Raffaella Candoli