Cucine popolari invase dal fango "Troveremo subito un’altra sede"

Elena Baredi, presidente Asp: "Tutto sommerso, ma non ci arrendiamo"

Cucine popolari invase dal fango  "Troveremo subito un’altra sede"

Cucine popolari invase dal fango "Troveremo subito un’altra sede"

La voce che s’incrina, il pianto che irrompe, Elena Baredi, storica esponente della sinistra e attuale presidente dell’Asp Cesena-Valle Savio incarna in questo momento il dramma dei tanti che l’esondazione del Savio ha profondamente ferito. La casa dove abita col figlio Pietro, vicino a San Rocco, quartiere particolarmente colpito dalla piena, è andato sott’acqua per tre metri. Il primo allarme era arrivato via Facebook: "Siamo bene - scriveva Elena - ma a casa è una tragedia. Questo è l’unico modo che abbiamo per comunicare poiché è saltata l’elettricità". La situazione non era migliorata il giorno successivo: "Siamo asserragliati in mansarda, i due piani sotto sono completamente sommersi. Mobili, abiti, il baule del corredo, suppellettili, elettrodomestici, i nostri ricordi, la culla, … Tutto galleggia, tutto è perduto. E’ tremendo da accettare. Certo, sono solo cose… Ma anche di quelle abbiamo bisogno". Ieri è iniziata l’opera di assorbimento dell’acqua ma ci vorranno giorni. E c’è un’altra tragedia che colpisce al cuore: sono finite sott’acqua le Cucine Popolari, la mensa per i meno abbienti a cui in quest’ultimo anno Elena Baredi si è dedicata anima e corpo. Grazie alla generosità di tanti, le Cucine Popolari hanno rappresentato uno spiraglio per chi non arriva a fine mese e trova nei locali della Fondazione Don Baronio un pasto caldo offerto in un ambiente confortevole. "Ci sono due metri d’acqua, i frigoriferi, le cucine… Tutto sommerso. Ho il cuore distrutto". Sono arrivati i volontari a scavare nel fango ma sembra che ben poco sia recuperabile. "Tremo all’idea di non poter riaprire rapidamente - dice Elena Baredi -. Troveremo un altro posto. Stiamo già verificando alternative".

Elide Giordani