Decimo confronto tra candidati. Progetto Novello e nuove povertà infiammano l’ultimo dibattito

Lattuca, Casali, Giangrandi e Sensini chiamati a rispondere ai quesiti di Chiesa Avventista e Acli. Ancora una volta battibecchi e tifoserie contrapposte. Convergenza sul sostegno al volontariato.

Decimo confronto tra candidati. Progetto Novello e nuove povertà infiammano l’ultimo dibattito

Decimo confronto tra candidati. Progetto Novello e nuove povertà infiammano l’ultimo dibattito

Corretti nelle espressioni e nel rispetto delle tempistiche imposte dal dibattito non hanno però lesinato stoccate tra loro i quattro candidati sindaci all’ultimo miglio prima dell’appuntamento elettorale di sabato e domenica. Chiamati a definire le rispettive politiche in merito al sociale - tema vicino al numerosissimo pubblico presente - Marco Casali, Marco Giangrandi, Enzo Lattuca e Polo Sensini hanno accolto venerdì sera, nell’ultimo confronto prima del voto, l’invito della Chiesa Avventista e dell’Acli. Hanno risposto elencando i loro programmi sui temi dell’emergenza abitativa, della povertà, del contributo per valorizzare le preziose risorse del terzo settore, delle politiche rivolte ai giovani. Composito il panorama delle risposte sottolineate da una tifoseria indomita. Accompagnate da battibecchi le valutazioni in merito al problema casa che vede al centro il quartiere Novello la cui attuazione procede tra lunghe pause. E’ salita la tensione quando il candidato della destra Marco Casali ha affermato che su quel progetto, "datato 2007", il Comune c’ha messo 10 milioni di euro. Fulminea la risposta del sindaco uscente Lattuca che ha evidenziato, dal canto suo, di come il Comune ci abbia messo solo il terreno mentre il finanziamento è della Cassa Depositi e Prestiti. Sullo stesso tema dell’emergenza abitativa anche il candidato Giangrandi ha battuto sul tasto del Novello e della sua natura di social housing esprimendo però perplessità considerato che "inizialmente avrebbe dovuto dare alla città 600 appartamenti, calati a 300 e poi, forse, ridotti a 100".

Larga convergenza, pur con modi diversi, ha unito i quattro candidati sull’obiettivo di riconoscere e combattere la povertà nella nostra città e di avviare progetti con i tantissimi volontari che ogni giorno prestano soccorso e aiuto a chi non ce la fa. In prima linea la cooperativa Adra, emanazione della Chiesa Avventista, e le Acli cittadine. Lattuca ha elencato tutti i progetti comunali che in spirito di sussidiarietà e di collaborazione sono tutt’ora in auge in ambito sociale. Progetti e promesse anche sul tema dei giovani, poco coinvolti nella politica e con spazi risicati dove incontrarsi e crescere insieme.

Qualche intervento dai toni accesi, subito messo a tacere, ha accompagnato l’esposizione del candidato Paolo Sensini che, nell’ottica del suo impegno no vax, da cui sono emerse gli oltre 50 incontri di "No paura day" ha agitato la bandiera delle "libertà contro la dittatura sanitaria". Ed è stata la promessa di "una vera libertà", anche contro la ztl, la chiosa di Sensini nell’ultimo giro di interventi incentrato sul perché l’elettorato debba scegliere un dei quattro candidati. A questo proposito Casali ha promesso di "svegliare una Cesena con grandi potenzialità ma addormentata"; Giangrandi ha riportato l’attenzione sui programmi chiedendo fiducia per un programma elettorale realmente trasversale; Lattuca in finale ha sollecitato a confermare il proprio sostegno all’amministrazione uscente per le cose fatte "e gli obiettivi centrati" e poi perché "Cesena non è addormentata e della propria città non si parla male".

e.g.