GIACOMO MASCELLANI
Cronaca

Dehors, è duello fra ristoratori e Comune

Gli imprenditori hanno chiesto di poterli utilizzare tutto l’anno ma l’amministrazione comunale ha risposto negativamente

Dehors, è duello fra ristoratori e Comune

di Giacomo Mascellani

A Cesenatico i ristoratori tornano a chiedere la possibilità di installare pedane e dehor per tutto l’anno. Lo scorso anno, quando è terminata l’emergenza sanitaria, si è conclusa l’eccezionale esperienza delle pedane sempre presenti, che garantivano distanziamento e la possibilità di trascorrere piacevoli momenti all’aria aperta in qualsiasi stagione.

Gli imprenditori si sono immediatamente attivati per riavere la possibilità di usufruire ancora di spazi esterni, ma il Comune ha risposto picche, come ci racconta Monica Rossi: "Nonostante le ripetute richieste presentate nei vari incontri e anche in forma scritta, da noi dell’Associazione Aerre e dalle associazioni di categoria Confcommercio e Confesercenti, gli spazi aggiuntivi esterni, concessi inizialmente a seguito dell’emergenza Covid, sono stati cancellati dalle aste del porto canale. Contestualmente l’Amministrazione comunale ha modificato il regolamento che disciplina l’occupazione di suolo pubblico, vietando la contemporanea occupazione sulle aste del porto canale, lato canale e lato fabbricato, con motivazioni legate al passaggio dei mezzi di soccorso. Anche in questo caso, a più riprese, abbiamo chiesto di poter rivalutare la situazione per non penalizzare indistintamente tutte le attività, analizzando le singole posizioni e le aree libere di passaggio, ma le risposte sono state negative".

Secondo l’esponente dei ristoratori c’è una finestra messa a disposizione a livello nazionale: "Il Governo ha prorogato lo stato delle strutture all’aperto fino alla fine del 2023, posticipando la fine emergenza e considerando inoltre tutte le difficoltà del settore a causa dell’aumento delle materie prime e dell’energia elettrica e del gas. Molti comuni, inclusi quelli limitrofi e nostri concorrenti, hanno recepito le disposizioni nazionali, prorogando i termini per le estensioni delle occupazioni, mentre a Cesenatico ogni deroga è decaduta. Oggi purtroppo le attività interessate devono fare i conti con un danno economico rilevante e in un momento così delicato questo non può passare in sordina".

Monica Rossi continua: "Sulla questione è stata persa l’occasione da parte dell’Amministrazione di poter dimostrare vicinanza e sostegno alle imprese, già in forte difficoltà. Cesenatico punta a vivere di turismo tutto l’anno e la ristorazione, fiore all’occhiello della città, ha un ruolo determinante. Dobbiamo trovare un accordo che permetta di poter accogliere i clienti e di lavorare anche nei mesi invernali, concedendo spazi più ampi e protetti. Questo pensiero è emerso anche da un recente convegno organizzato dalla Fipe in collaborazione con l’Università di Milano, sul tema dei dehor nel post pandemia, che ha messo in risalto proprio il modo di vivere il turismo, legato appunto a un nuovo modo di concepire gli spazi aperti, anche perchè sono i turisti a chiederlo. Inoltre la stessa regione Emilia Romagna appoggia le nuove vedute che riguardano il settore della ristorazione e dei pubblici esercizi. A questo punto chiediamo che vengano prese in considerazione le nostro richieste, sempre in un’ottica di collaborazione tra imprese e Amministrazione. Anche per quanto riguarda il nuovo regolamento per disciplinare strutture e arredi - conclude la Rossi -, ci auguriamo siano coinvolte le associazioni di categoria ed i ristoratori".