Cesena, 27 ottobre 2022 - Le nuove regole a cui debbono sottostare i dehors dei pubblici esercizi in centro storico preoccupano gli interessati e le associazioni di categoria hanno chiesto un incontro ai Comuni dell’Unione Valle Savio (Cesena, Bagno di Romagna, Verghereto, Sarsina, Mercato Saraceno e Montiano).
"Dehors senza penalizzare il lavoro di bar e ristoranti" - L’assessore Ferrini: "Dispiaciuto del passo indietro di Centro Anch’io" - "Dehors dei locali, è finita l’anarchia totale"
Assessore allo sviluppo economico del comunedi Cesena Luca Ferrini ( nella foto ), quando entrerà in vigore l’abaco con le nuove norme?
"Dovrebbe essere è il 1° gennaio 2023, con concessioni quinquennali".
A cosa serve l’abaco?
"A migliorare il decoro del centro storico".
L’impianto dell’abaco comunale è ormai definito?
"Sì, si tratta di definire gli ultimi dettagli".
Ci sono pubblici esercizi che perderanno le pedane?
"In piazza del Popolo la Sovrintendenza, per l’alto pregio estetico dello spazio, non potranno essere più installate le pedane".
È vero che gli arredi richiesti sono molto vincolanti? Se ad esempio un’attività cambia gli ombrelloni, le altre vicine saranno costrette a imitarlo?
"I pubblici esercizi che insistono nello stesso spazio debbono creare arredi uniformi, un vantaggio per la bellezza del luogo e gli esercizi stessi".
È vero che a Ravenna sono consentite tipologie di dehors non permesse a Cesena dalla stessa Sovrintendenza?
"A Ravenna ci sono pedane non in concessione temporanea come a Cesena, tranne il dehors del Caffè Barriera".
Il Babbi Caffè dovrà modificare il suo dehors?
"Avrà meno spazio in piazza Almerici compensato dal dehors in piazza Fabbri. In piazza Almerici andrà la pedana di un altro bar, ma lasciando il cono di luce per non oscurare la Biblioteca".
Ci saranno perfino pedane da assottigliare nello spessore?
"La richiesta è di uniformarle più basse".
Il Comune ha mediato con la Sovrintendenza per un abaco sostenibile economicamente?
"Abbiamo fatto presente le difficoltà dei pubblici esercizi. Segnalo che tra maggio e giugno 2020, prima che lo stabilisse il governo, noi abbiamo dato loro 83 concessioni per il suolo pubblico destinando il triplo degli spazi precedenti".