
Sono in corso di installazione nel giardino vicino a via Plauto e verranno utilizzati per due anni. Il dirigente Messina: "Va rivista l’assegnazione dei locali in un’ottica di condivisione" .
È un calvario infinito quello dell’istituto ‘Versari-Macrelli’, che storicamente soffre di mancanza di spazi. Una situazione da qualche anno aggravata dalla costante crescita del numero degli iscritti.
Dopo la querelle della scorsa estate con l’ex Geometri (alla fine entrambi hanno trovato posto in un’ala dell’istituto ‘Serra’), la soluzione messa in campo dalla Provincia di Forlì-Cesena è certamente la più immediata, anche se non risolutiva, né tantomeno originale: le aule didattiche nei container.
Sono in corso i lavori di installazione di strutture modulari temporanee, che ospiteranno quattro aule e i relativi servizi, all’interno del cortile della scuola media ‘Plauto’, nell’omonima via, a un centinaio di metri dalla sede centrale del professionale (di fronte lo stadio).
"Nell’anno scolastico che sta per iniziare avremo ben 62 classi, eppure non abbiamo potuto accogliere tutte le richieste – spiega il dirigente scolastico Giuseppe Messina –. Nel nostro istituto sono tre i flussi di arrivo nel corso dell’anno, che ci costringono a stilare liste di attesa: a gennaio al momento delle iscrizioni, a giugno quando ci sono i verdetti e a settembre quando si concludono le prove di recupero. Ormai l’arrivo di studenti stranieri ad anno già iniziato è un problema secondario".
La caratteristica del Professionale, infatti, è costituita dal fatto che sono tanti i giovanissimi che qui arrivano in cerca di riscatto, dopo un precedente percorso deludente in un’altra scuola. "È importante accoglierli perché è proprio tra questi che si registrano i rischi maggiori di abbandono degli studi – evidenzia il dirigente –. Le nostre operazioni di contrasto al fenomeno sono state poderose grazie ai fondi del Pnnr, 250mila euro: attività di tutoraggio e mentoring, coinvolgimento delle famiglie, personalizzazione degli insegnamenti. L’obiettivo è di non lasciare nessuno per strada e se i numeri della nostra scuola sono aumentati così tanto, arrivando a oltre 1.300 iscritti, significa che siamo riusciti a contenere il problema. L’Ufficio scolastico provinciale ci sta aiutando e di recente ci ha assegnato una classe seconda in più. Se avessimo a disposizione più locali ce ne avrebbero data un’altra".
Le nuove aule container saranno utilizzate per almeno due anni: nella primavera del 2026 dovrebbero terminare le opere di miglioramento sismico all’Istituto tecnologico ‘Pascal’ e si libereranno così le aule della media ‘Plauto’, dove si sono trasferite alcune classi a causa del cantiere.
Ma la politica non può continuare a ragionare in base all’emergenza del momento, anche in considerazione del calo demografico che porterà con sé nuove sfide che le scuole dovranno essere pronte a cogliere.
"Bisogna revisionare l’intero sistema, rivedere l’assegnazione dei locali, anche degli edifici del primo ciclo scolastico, in un’ottica di condivisione ad ampio raggio – commenta Messina -. Alle scuole superiori è prevista una forte contrazione degli iscritti fra tre anni, ma considerando gli alunni che arrivano da fuori città, il problema potrebbe essere meno consistente se le scuole sapranno diventare attrattive".
"Potrebbe essere anche per il nostro Professionale : conclude il dirigente Messina – un’opportunità per rispondere ancora di più al fabbisogno delle imprese, bisogna lavorare sull’offerta formativa. Senza dimenticare poi la riforma degli istituti tecnici e professionali voluta dal Ministero, che dovrebbe andare a regime tra quattro anni".