Disposta la perizia sulla dinamica del terribile incidente

Viene confermata la dinamica. Yahya è caduto dalla bici. finendo dalla pista ciclabile. in strada dove arrivava il bus

La Procura della Repubblica di Forlì ha avviato un’indagine sulla morte di Yahya Djerir, il bambino di sette anni che ha perso la vita nel terribile incidente stradale avvenuto in via Cervese a Sant’Egidio.

La tragedia, avvenuta lunedì pomeriggio, ha sconvolto la città. Il piccolo è stato travolto da un autobus dopo che era caduto dalla bicicletta e per lui non c’è stato niente da fare. Il pubblico ministero Laura Brunelli ha disposto che venga eseguita l’autopsia sul corpo della povera vittima e solo dopo l’esame autoptico sarà dato il nulla osta per la sepoltura.

Il pubblico ministero, per fare chiarezza sulla vicenda ha inoltre disposto la perizia cinematica volta a ricostruire la dinamica dell’incidente. Le indagini della procura sono state avviate alla luce delle informative trasmesse lunedì sera dalla polizia locale al magistrato. Al momento va confermandosi la dinamica emersa nei primi momenti subito dopo la tragedia: il piccolo era in sella alla sua bici e seguiva in comitiva il gruppo dei familiari formato dal fratello più grande, anche lui sulle due ruote, e dal padre che con sè aveva l’altro fratellino sul seggiolino. Erano circa le 17.30, tutti erano da poco ripartiti dopo una sosta in cartoleria per comprare le penne cancellabili per la scuola e si stavano dirigendo, sulla pista ciclabile, verso la loro abitazione a Villa Chiaviche.

All’improvviso il piccolo Yahya ha perso l’equilibrio, probabilmente dopo aver toccato con la sua ruota quella del mezzo davanti a lui e rovinando sull’asfalto nell’esatto momento in cui sopraggiungeva l’autobus. Il mezzo pesante, anche se era in fase di rallentamento perché vicino alla fermata, non è riuscito ad evitarlo e gli ha procurato un trauma cranico fatale. Il piccolo è morto sul colpo e, all’arrivo dei soccorsi, i medici hanno solo potuto constatare il decesso. Subito dopo l’incidente la polizia giudiziaria ha disposto il sequestro della bici su cui viaggiava il bambino. Il padre, che dopo la sciagura avvenuta in strada è stato trasportato in ospedale sotto choc assieme a tutti i familiari di origine tunisina, dovrà essere sentito nelle prossime ore.

La tragedia si è verificata a poche centinaia di metri dal punto in cui, sempre sulla via Cervese, il primo agosto del 2019 perse la vita un altro giovanissimo, Sebastiano Suzzi. In quel caso si era trattato di un quindicenne che si trovava in sella alla sua moto.

Annamaria Senni